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Distribuzione geografica
Nel 2002 la popolazione della Macedonia del Nord era di 2.022.547 persone, di cui 1.644.815 madrelingua macedoni. Esistono macedoni che risiedono in altre parti della regione fisica di Macedonia. Ci sono minoranze slavo-macedoni nella vicina Albania, in Bulgaria ed in Grecia. Secondo il censimento ufficiale albanese del 1989, risiedevano in Albania 4.697 macedoni. In Grecia, anche se alcuni gruppi parlano dialetti affini al macedone standard, non si identifica il loro linguaggio con l'identità nazionale. La minoranza slava in Grecia si distingue dal modo in cui descrivono la propria lingua - la maggior parte la descrive come "slavo" e dichiara un'identità nazionale greca; gruppi più piccoli chiamano il proprio linguaggio "macedone" e si identificano come macedoni; altri si descrivono come di etnia bulgara e affermano di parlare "bulgaro"; alcuni preferiscono identificarsi come dopii ed il loro dialetto come dopia, che significa "locale" o "indigeno" in greco.
Un discreto numero di slavo-macedoni e di oriundi slavo-macedoni vive fuori della regione macedone nei Balcani, le comunità maggiori si trovano in Australia, Canada e Stati Uniti d'America. Secondo una stima del 1964, circa 580.000 oriundi slavo-macedoni non risiedevano nell'allora Repubblica di Macedonia. Il macedone parlato dalle comunità all'estero risale ad una data antecedente la standardizzazione della lingua e mantiene varianti dialettali, anche se mutuamente intelligibili.
Il numero totale dei locutori del macedone è una questione ancora in dubbio. Dei paesi confinanti della Macedonia del Nord, solo la Serbia e l'Albania riconoscono la lingua macedone, mentre non viene riconosciuta dalla Grecia e dalla Bulgaria. Secondo gli ultimi censimenti, da considerare con la necessaria cautela, il numero dei locutori di questa lingua sarebbe:
Stato
Persone
Stima inferiore
Stima superiore
Macedonia del Nord
1 700 000
2 022 547
Albania
4 697
30 000
Bulgaria
5 071
25 000
Grecia
35 000 Bilingui
250 000
Serbia
14 355
30 000
Resto dei Balcani
15 939
25 000
Canada
37 055
150 000
Australia
71 994
200 000
Germania
62 295
85 000
Italia
50 000
74 162
Stati Uniti
45 000
200 000
Svizzera
6 415
60 362
Resto del mondo
101 600
110 000
Totale
2 289 904
3 435 395
Lingua ufficiale
Il macedone è la lingua ufficiale della Macedonia del Nord, ma è ufficialmente riconosciuto anche nel distretto di Coriza in Albania.
Dialetti e lingue derivate
Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti della lingua macedone.
Basati su un numeroso gruppo di caratteristiche, i dialetti macedoni possono dividersi in un gruppo occidentale ed un gruppo orientale (l'isoglossa passa approssimativamente da Skopje e la lungo i fiumi Vardar e Crna). Una classificazione più dettagliata si può fare sulla base dei riflessi moderni delle vocali ridotte proto-slave jer, sulle sonoranti vocaliche e sulla nasale *ǫ. Questa classificazione distingue cinque gruppi differenti:
Dialetti occidentali:
Gruppo di Ohrid-Prespa
Dialetto di Ocrida
Dialetto di Struga
Dialetto di Vevčani-Radοža
Dialetto dell'alto Prespa
Basso dialetto di Prespa.
Gruppo di Debar
Dialetto di Debar
Dialetto di Reka
Dialetto di Drimkol-Golo Brdo
Dialetto di Galičnik
Dialetto della Skopska Crna Gora
Gruppo di Polog
Alto dialetto di Polog
Basso dialetto di Polog
Dialetto di Prilep-Bitola
Dialetto di Kičevo-Poreče
Dialetto di Skopje-Veles
Gruppo di Kostur-Korča
Dialetto di Korča
Dialetto di Kostur
Dialetto di Nestram-Kostenar
Dialetti orientali:
Gruppo settentrionale
Dialetto di Kumanovo
Dialetto di Kratovo
Dialetto di Kriva Palanka
Dialetto di Ovče Pole dialect
Dialetto di Kočani
Gruppo orientale
Dialetto di Štip-Strumica
Dialetto di Tikveš-Mariovo
Dialetto di Maleševo-Pirin
Dialetto di Salonicco-Voden
Dialetto di Ser-Drama-Lagadin-Nevrokop
Il dialetto di Ser-Drama-Lagadin-Nevrokop e quello di Maleševo-Pirin vengono considerati dialetti bulgari da alcuni linguisti o dialetti di transizione tra il macedone ed il bulgaro.
Classificazione
La lingua macedone moderna appartiene al sottogruppo orientale delle lingue slave meridionali. La lingua più vicina geneticamente è il bulgaro, col quale è, in pratica, mutuamente intelligibile. Il macedone ed il bulgaro formano un continuum dialettale, con il bulgaro standard basato sui dialetti più orientali ed il macedone standard basato sui dialetti più occidentali. Questo continuum include anche il gruppo dialettale torlacco che è un livello intermedio tra bulgaro, macedone compresi alcuni dialetti macedoni settentrionali, così come alcune varietà parlate nella Serbia meridionale.
Insieme alle lingue slave vicine, il macedone fa parte della lega linguistica balcanica, un gruppo di lingue che condividono alcune caratteristiche tipologiche, grammaticali e lessicali basate su convergenze geografiche, oltre che sulla limitata parentela linguistica. Gli altri membri sono il romeno, il neogreco e l'albanese, che tuttavia appartengono a differenti gruppi della famiglia linguistica indoeuropea (il romeno è una lingua romanza, il greco e l'albanese formano due gruppi separati dagli altri). Il macedone ed il bulgaro sono le sole lingue slave che non utilizzano un sistema di casi, ad eccezione del vocativo e di alcune tracce dell'antico sistema flessivo in forme cristallizzate. Inoltre sono le uniche lingue slave che dispongono di articoli definiti (il macedone di tre tipi: non specifico, di prossimità e di distanza). Questa caratteristica la condividono con il romeno, il neogreco e l'albanese.
Storia
La regione della Macedonia, al cui interno si trova la Repubblica di Macedonia del Nord, è situata nella penisola balcanica. I primi slavi arrivarono nella penisola balcanica tra il VI ed il VII secolo d.C. Nel IX secolo, i monaci bizantini Cirillo e Metodio svilupparono il primo sistema di scrittura per le lingue slave. A quel tempo i dialetti slavi erano ancora così poco differenziati da risultare ancora mutuamente intelligibili e l'alfabeto glagolitico, si presume basato sul dialetto slavo parlato nei dintorni di Salonicco, si poteva ben adattare anche agli altri dialetti slavi.
Nel XIV secolo, i turchi ottomani invasero e conquistarono la maggior parte dei Balcani, incorporando la Macedonia nell'impero ottomano. Mentre la lingua scritta, detta antico slavo ecclesiastico, rimaneva una lingua statica per usi religiosi (come poteva essere il latino) i dialetti si sviluppavano in direzioni differenti. Solo alcune tracce di scritti macedoni sopravvivono dal XVI e dal XVII secolo.[senza fonte]
Durante la ripresa delle spinte nazionalistiche balcaniche, vennero codificate le versioni standard dello sloveno, del serbo-croato e del bulgaro. Mentre l'influenza turca in Macedonia diminuiva sensibilmente, vennero aperte scuole in cui veniva insegnato il bulgaro standard nelle aree con una significativa popolazione bulgara.
Nel 1845 lo studioso russo intraprese un viaggio attraverso i Balcani per studiare i dialetti slavi meridionali della Macedonia. Il suo lavoro descrisse per la prima volta due distinti dialetti bulgari: uno orientale e uno occidentale. Secondo i suoi scritti la varietà bulgara occidentale, parlata in Macedonia, era caratterizzata da tracce delle vocali nasali antico-slave. Fu solo con le opere di che parti di quello che veniva definito come bulgaro occidentale vennero chiamate per la prima volta macedone. Misirkov nacque in un villaggio vicino a Pella, nella Macedonia greca. Anche se tracce di letteratura erano state scritte in precedenza utilizzando i dialetti slavi della Macedonia, il più importante libro pubblicato in relazione alla lingua macedone fu l'opera di Misirkov "Delle opere macedoni" (За Македонцките Работи, Za Makedonckite Raboti), pubblicato nel 1903. In questo libro affermava la necessità della creazione di una lingua macedone letteraria standard a partire dai dialetti centrali della Macedonia che avrebbe usato un'ortografia fonemica.
Dopo le prime due guerre balcaniche, la regione della Macedonia venne divisa fra la Grecia, la Bulgaria ed il Regno di Serbia. La Serbia occupò la regione che oggi è la Repubblica di Macedonia del Nord, incorporandola nel regno sotto il nome di "Serbia meridionale". In questo periodo la Macedonia jugoslava divenne la provincia del Vardar e la lingua della vita pubblica, dell'educazione e della chiesa era il serbo-croato. Nelle altre due parti della Macedonia, le rispettive lingue nazionali, il greco ed il bulgaro, divennero le lingue ufficiali.
Durante la seconda guerra mondiale, la Macedonia jugoslava venne occupata dai bulgari, che erano alleati dell'Asse. La lingua bulgara venne reintrodotta nelle scuole e nella liturgia. I bulgari, accolti inizialmente come liberatori dalla dominazione serba, vennero poi considerati dei conquistatori quando imposero la cultura e la lingua bulgare in base ad una politica di assimilazione.
Esistevano gruppi armati che combattevano le forze d'occupazione, alcuni richiedevano l'indipendenza, altri l'unione con la Bulgaria e altri ancora l'inserimento nella Iugoslavia. Alla fine tutta la provincia del Vardar venne incorporata nella neonata Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, come membro sotto il nome di Repubblica Popolare di Macedonia con il macedone come lingua ufficiale, e come lingua co-ufficiale nell'intera federazione. Il macedone venne proclamato lingua ufficiale della Repubblica Popolare di Macedonia alla prima sessione dell'Assemblea per la Liberazione Nazionale della Macedonia, tenuta il 2 agosto 1944. La prima grammatica ufficiale macedone venne sviluppata da Krume Kepeski. Uno dei maggiori contributori alla standardizzazione del macedone letterario fu . Il primo documento scritto in macedone standard fu la prima edizione del giornale Nova Makedonija (Нова Македонија) nel 1944. Makedonska Iskra (Македонска Искра) fu il primo giornale macedone pubblicato in Australia dal 1946 al 1957, un mensile a distribuzione nazionale, edito dapprima a Perth e in seguito a Melbourne e poi a Sydney.
Fonologia
L'inventario fonetico del macedone standard contiene 31 fonemi. Di questi fanno parte cinque vocali, una semivocale, tre consonanti liquide (chiamate anch'esse semivocali), tre consonanti nasali, tre coppie di consonanti fricative, due coppie di affricate, una fricativa isolata e quattro coppie di consonanti occlusive.
Vocali
Vocali macedoni
Anteriori
Centrali
Posteriori
Chiuse
и/i/
у/u/
Medie
е/ɛ/
о/ɔ/
Aperte
а/a/
Inoltre la vocale centrale media scevà /ə/ può comparire in alcuni dialetti o prestiti.
Consonanti
Consonanti macedoni
Bilabiali
Labio- dentali
Dentali
Alveolari
Palato- alveolari
Palatali
Velari
Occlusive
p
b
t
d
c
ɟ
k
g
Nasali
m
n
ɲ
Fricative
f
v
s
z
ʃ
ʒ
x
Affricate
ʦ
ʣ
tʃ
dʒ
Approssimanti
j
Vibranti
r
Laterali
ł
l
Alla fine della parola, l'opposizione tra sonora e sorda viene neutralizzata e le consonanti sonore si desonorizzano.
Quando la /r/ è sillabica, si usa il segno ' prima della lettera 'Р'. Per esempio: 'рж ('rž), за'ржи (za'rži), 'рт ('rt), 'рбет ('rbet), 'ркулец ('rkulec) ecc.
Né Lunt (1952) né Friedman (2001) riconoscono l'esistenza di una (/lʲ/) palatalizzata né di una (/ʎ/) palatale laterale nel macedone standard; ciò è in contrasto con le lingue che circondano il macedone, come il bulgaro ed il serbo. Invece si suppone che una sequenza /lj/ venga realizzata al posto di questa consonante (specialmente nella parlata dialettale rapida). Entrambi gli studiosi asseriscono che esiste un contrasto fonemico tra la laterale velarizzata /ł/ e la /l/ non velarizzata. Mentre essi ammettono che la /ł/ e la /l/ (entrambe trascritte con 'л') cadono soprattutto prima di vocali anteriori e non anteriori, rispettivamente, essi affermano anche che /l/ (scritta 'љ') può cadere prima di vocali non anteriori. Perciò si crede che esistano coppie minime come бела /beła/ "bianca" vs беља /bela/ "problema".
Accento
L'accento in macedone cade sulla terzultima sillaba nelle parole trisillabe, nella prima sillaba nelle parole mono- e bi-sillabe. In tal modo si differenzia dalle altre lingue slave, in cui l'accento è spesso libero oppure fissato sulla prima o penultima sillaba. Ciò può non avvenire nei prestiti stranieri recenti come: менаџмент (management) che viene pronunciato /mɛnadʒ'mɛnt/ con l'accento sull'ultima sillaba.
Poiché nella lingua macedone spesso vengono aggiunti dei suffissi alla parola (articoli e suffissi di formazione del plurale), l'accento si muove sempre sulla nuova terzultima sillaba:
планина /'planina/; планината /pla'ninata/; планинарите /plani'narite/
Grammatica
Il macedone possiede una grammatica analitica, a differenza delle altre lingue slave, poiché ha perso il sistema dei casi di origine slava. Il macedone mostra alcune caratteristiche speciali, a volte uniche dovute alla sua posizione centrale nei Balcani e alla sua appartenenza alla lega linguistica balcanica.
Il macedone standard, o letterario, condivide con il bulgaro l'uso di un articolo determinativo, ma inoltre lo differenzia in tre tipi di definitezza, in base al grado di vicinanza al parlante. Inoltre possiede un tempo passato costruito col verbo avere come ausiliare e un participio passato passivo neutro.
Sostantivi
Articolo
La lingua macedone, a differenza delle altre lingue slave, possiede l'articolo determinativo; quest'articolo è posposto, come per bulgaro, albanese e rumeno. Ma una caratteristica che non ha paralleli nelle altre lingue balcaniche è l'esistenza di tre tipi diversi di articoli determinativi, variabili a seconda della posizione dell'oggetto: non specifica, prossimo (o vicino) e distante (o lontano). Il bulgaro possiede solo la forma non specifica, anche se i tre tipi esistono anche in alcuni dialetti bulgari, soprattutto sul confine con la Repubblica di Macedonia.
Gli articoli determinativi
Genere
Distanza
Non specifica
Vicino (questo)
Lontano (quello)
Maschile (Singolare)
-от [-ot]
-ов [-ov]
-он [-on]
Femminile (Singolare)
-та [-ta]
-ва [-va]
-на [-na]
Neutro (Singolare)
-то [-to]
-во [-vo]
-но [-no]
Maschile e Femminile (Plurale)
-те [-te]
-ве [-ve]
-не [-ne]
Neutro (Plurale)
-та [-ta]
-ва [-va]
-на [-na]
Esempi
книга (kniga) - un libro
книгата (knigata) - il libro
книгава (knigava) - questo libro (qui)
книгана (knigana) - quel libro (là)
книги (knigi) - libri
книгите (knigite) - i libri
книгиве (knigive) - questi libri (qui)
книгине (knigine) - quei libri (là)
Caso vocativo
Nonostante il macedone abbia semplificato il sistema dei casi originario fino all'eliminazione totale dei casi stessi, mantiene ancora una forma di caso vocativo. Il vocativo viene formato aggiungendo la desinenza -o (generalmente ai nomi femminili), -u (generalmente ai nomi maschili monosillabi) ed -e (generalmente ai nomi maschili polisillabi).
Esempio: пријател prijatel (amico) → пријателe prijatele (O amico!). Si compari con le altre lingue della lega linguistica balcanica: bulgaro: приятел prijatel - приятелю prijatel'u, greco: φίλος fílos - φίλε fíle, rumeno: prieten - prietene. Il vocativo viene usato quasi esclusivamente per i nomi maschili e femminili.
Verbi
Perfetto
In macedone il tempo passato perfetto viene formato da una particella clitica che si accorda in numero ed in genere con l'oggetto della frase, seguito dal verbo има "avere" ed il participio passivo del verbo nella forma non flessa. Un tempo composto di questo tipo è comune per le lingue germaniche e romanze, così come per altre lingue della lega linguistica balcanica, come l'albanese. Ad esempio la frase "Ho letto il libro" si traduce:
Ја
имам
прочитано
книгата
Ja
imam
pročitano
knigata
Io (clitico)
ho
letto
libro-il
Nelle altre lingue slave che hanno il tempo perfetto, invece, viene quasi universalmente costruito con il verbo "essere" come ausiliare e un participio passato attivo; questa rimane comunque un'opzione per il macedone. La vecchia forma comune slave con сум "essere" è predominante ancora nella zona orientale del paese, mentre la forma con il verbo "avere" è più diffusa ad occidente, ma si sta diffondendo rapidamente nelle generazioni più giovani a causa dell'influenza del linguaggio standard. La frase "Ho visto" si può tradurre:
Nuovo perfetto
Vecchio perfetto
имам видено
сум видел
imam videno
sum videl
Nella zona occidentale il "vecchio perfetto" tende ad essere sentito come un'espressione di genere aulico, dotto o antiquato.
Aoristo
L'aoristo, chiamato in macedone sia aoristo sia minato opredeleno svršeno vreme (Минато определено свршено време), cioè tempo passato definito completo, è una forma che si riferisce ad un'azione completata nel passato. Corrisponde per lo più al passato remoto italiano. Nel macedone contemporaneo l'aoristo si forma esclusivamente dai verbi perfettivi.
La formazione dell'aoristo dalla maggior parte dei verbi non è complessa, ma ci sono numerose piccole sottocategorie che bisogna imparare. Mentre tutti verbi (ad eccezione di sum) prendono la medesima desinenza, ci sono delle complicazioni nella vocale radicale dell'aoristo e possibili alternanze consonantiche.
Tutti i verbi (eccetto sum) prendono le seguenti desinenze per l'aoristo:
jas
-в
-v
ti
-#
-#
toj
-#
-#
nie
-вме
-vme
vie
-вте
-vte
tie
-а
-a
Il segno # significa che la desinenza è nulla (desinenza zero) cioè non viene aggiunto niente alla radice vocalica.
Futuro
Il tempo futuro si forma per mezzo del clitico ќе /kʲɛ/ e di una forma coniugata del verbo al tempo presente. In tal modo "verrò" diventa:
ќе
дојдам
ḱe
dojdam
(clitico futuro)
vengo (aspetto perfettivo)
will
I come
Verrò
(molto simile alla formazione del futuro inglese: I will come).
In questo contesto sia il macedone sia il bulgaro differiscono dalle altre lingue slave. In macedone, come in altre lingue della lega linguistica balcanica, il clitico è invariabile, mentre in serbo si coniuga per persona e numero. In entrambi i casi comunque il clitico deriva da un verbo che significa "volere".
Il condizionale nel valore di futuro nel passato, ed il futuro anteriore si esprimono per mezzo dello stesso clitico e di una forma coniugata del verbo al passato:
ќе
дојдеше
ḱe
dojdeše
(clitico futuro)
venne (aspetto imperfettivo)
Sarebbe venuto.
In questo contesto, il macedone è diverso dal bulgaro: il macedone fa uso di ќе come clitico, mentre l'equivalente costruzione bulgara utilizza un clitico coniugato per tempo persona e numero come un verbo regolare (щях да дойда - štjah da dojda - sarei venuto; щеше да дойде - šteše da dojde - sarebbe venuto).
Un fatto interessante è che una forma di passato può essere usata in senso futuro, anche se quest'uso è limitato per lo più ai locutori più anziani.
Esempi: Те утепав, чим ќе те фатам. - Te utepav, čim ḱe te fatam. (letteralmente "Ti ho ammazzato, quando ti prenderò") Те фатам ли, те казнив. - Te fatam li, te kazniv. (letteralmente "Appena ti prenderò, ti ho punito")
Vocabolario
Come risultato della stretta parentela tra bulgaro e macedone, quest'ultimo condivide una numerosa quantità di termini del proprio lessico con le altre due lingue. Altre lingue, che hanno o hanno avuto posizione di superiorità sono il turco (lingua dell'impero ottomano) e al giorno d'oggi l'inglese, dalle quali provengono un gran numero di prestiti. Lingue di prestigio come l'antico slavo ecclesiastico (che è in relazione col macedone come il latino lo è con le moderne lingue romanze) e il russo hanno fornito una svariata quantità di prestiti lessicali.
Durante la codificazione del linguaggio standardizzato, ci furono deliberati tentativi di purificare il lessico della lingua. "Serbismi" e "bulgarismi", che erano comuni nel linguaggio a causa dell'influenza avuta dalle due nazioni nella regione, vennero rigettati in favore di parole provenienti dai dialetti nativi o in favore di arcaismi. Un esempio è la parola per "evento", настан [ˈnastan], che si trova in alcuni passi della poesia popolare raccolta dai fratelli Miladinov nel XIX secolo, mentre lo scrittore macedone , in precedenza, aveva usato la parola собитие [ˈsɔbitiɛ]. Ciò non significa che non ci siano oggi serbismi, bulgarismi o anche russismi nella lingua, ma che il loro uso non è incoraggiato sul principio che "è meglio utilizzare in primis materiale nativo".
Sistema di scrittura
Alfabeto
Il moderno alfabeto cirillico macedone è stato sviluppato da alcuni linguisti nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, i quali basarono questo alfabeto sull'alfabeto fonetico di Vuk Stefanović Karadžić, anche se un sistema di scrittura simile veniva usato da alla fine del XIX secolo. La lingua macedone veniva scritta in precedenza con l'alfabeto cirillico arcaico, o in seguito con l'alfabeto cirillico con adattamenti locali presi dalle versioni serbe o bulgare dell'alfabeto.
La seguente tavola mostra le forme maiuscole e minuscole dell'alfabeto cirillico macedone, di 31 lettere, insieme al valore fonetico di ogni lettera secondo l'IPA:
Anche se non sono considerate delle lettere separate, la lingua macedone utilizza le lettere ѝ per distinguere il pronome personale oggetto ѝ (‘lei’) dalla congiunzione и (‘e') e ѐ per evitare ambiguità fra parole di pronuncia uguale ma significato diverso:
И не воведи нè во искушение, но избави нè од лукавиот, E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
Сè што ќе напишете може да се употреби против вас!, Tutto quello che scriverete si potrà usare contro di voi.
Ortografia
L'ortografia macedone è fonematica in pratica, un'approssimazione del principio per cui ad ogni grafema corrisponda un solo fonema. Un principio rappresentato dal detto di Adelung "scrivi come parli e leggi com'è scritto" („пишувај како што зборуваш и читај како што е напишано“). Nonostante questo principio il macedone presenta delle eccezioni.
'ɔʧɛ 'naʃ 'kɔjʃtɔ 'si na 'nɛbɔtɔ 'da sɛ 'svɛti 'imɛtɔ 'tvɔɛ 'da 'dɔjdɛ 'ʦarstvɔtɔ 'tvɔɛ 'da 'bidɛ 'vɔljata 'tvɔja 'kakɔ na 'nɛbɔtɔ 'taka i na 'zɛmjata 'lɛbɔt 'naʃ 'nasuʃɛn 'daj 'ni gɔ 'dɛnɛs i 'prɔsti 'ni gi dɔl'gɔvitɛ 'naʃi 'kakɔ 'ʃtɔ 'im gi prɔ'ʃtɛvamɛ i 'niɛ na 'naʃitɛ 'dɔlʒniʦi i ne vɔ'vɛduvaj 'nɛ vo isku'ʃɛniɛ 'no 'izbavi 'nɛ ot lu'kaviɔt 'amin
Questioni politiche sulla lingua
Opinione bulgara della lingua macedone
La Bulgaria fu il primo paese a riconoscere l'indipendenza della Repubblica di Macedonia. Tuttavia, il governo bulgaro ha rifiutato di riconoscere una nazione (e una lingua) macedone a sé stante. Molti intellettuali bulgari sostengono infatti che prima del 1940 il macedone era semplicemente considerato un dialetto bulgaro. Alcuni linguisti macedoni avrebbero poi falsificato documenti storici per provare l'esistenza, prima di quella data, della consapevolezza di una lingua macedone vera e propria. Oltre a queste argomentazioni storiche, i sostenitori della "causa bulgara" ritengono che non esistano abbastanza differenze fra i due idiomi per riconoscere il macedone come una lingua autonoma.
Opinione greca della lingua macedone
La Grecia non entra nel merito sulla disputa con la Bulgaria sull'esistenza di una lingua slava differenziata dal bulgaro, ma giudica scorretto e "offensivo" il fatto di chiamare "macedone" la lingua utilizzata nella Repubblica di Macedonia (dal 2019 Repubblica della Macedonia del Nord). Molti greci, infatti, affermano che la sola lingua che possa essere definita "macedone" è la lingua macedone antica, da essi ritenuta un dialetto greco di area dorica, parlata ai tempi di Alessandro Magno. Del resto, essi sostengono che l'utilizzo del termine "macedone" sia improprio, perché le migrazioni slave nella regione incominciarono molti secoli dopo la scomparsa dell'impero macedone. A questo proposito, molte delle argomentazioni utilizzate dalla Grecia sono simili a quelle avanzate dalla Bulgaria (per esempio, il fatto di ritenere che la lingua macedone sia stata artificialmente creata per volere di Tito). Tuttavia, i greci più moderati accettano di utilizzare l'espressione più precisa "slavo-macedone" (in greco "Σλαβομακεδονική γλώσσα" o "Σλαβομακεδονικά", "Slavomakedhonikì glòsa" o "Slavomakedhonikà") per designare tale lingua.
Nonostante le dispute, a livello internazionale la maggior parte delle organizzazioni internazionali e molti studiosi usano comunemente riferirsi a questa lingua denominandola semplicemente macedone.
Note
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^Nella sua opera più famosa "Delle opere macedoni" (disponibile online Archiviato il 20 dicembre 2014 in Internet Archive.), Misirkov usa la parola собитие (parente del bulgaro събитие) mentre oggi viene utilizzata настан.
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Reading and Pronouncing Macedonian: An Interactive Tutorial, su unc.edu.
Blog Impari Macedone, su learnmacedonian.blogspot.com.