Al 2024 i siti iscritti nella lista dei patrimoni dell'umanità sono 60, mentre le candidature per nuove iscrizioni sono 32. 54 siti sono di tipo culturale e 6 di tipo naturale; 7 di essi sono parte di siti transnazionali. Ciò rende l'Italia sia il Paese con il maggior numero di patrimoni di tipo culturale, sia quello con il maggior numero di patrimoni in assoluto.
Lista dei patrimoni
Segue l'elenco dei siti; l'ordine predefinito è quello alfabetico, ma la tabella è ordinabile altresì in base ad altri criteri (quali regione di appartenenza, anno di ammissione e superficie dell'area protetta).
* Sito condiviso da più Stati (transfrontaliero o seriale)
Sicilia, Agrigento 37°17′23″N 13°35′36″E37°17′23″N, 13°35′36″E (Archaeological Area of Agrigento)
934 ha zona tampone 1869 ha
Culturale (i), (ii), (iii), (iv)
1997
Fondata come colonia greca nel VI secolo a.C., Agrigento divenne una delle principali città del mondo mediterraneo. La sua supremazia e gloria sono dimostrate dai resti dei magnifici templi dorici che dominano la città antica, gran parte della quale giace ancora intatta al di sotto di campi e frutteti. Le aree oggetto di scavi gettano luce sulla successiva città ellenistica e romana e sulle pratiche funerarie degli abitanti paleocristiani.
831
28
Area archeologica e basilica patriarcale di Aquileia
Friuli-Venezia Giulia, Aquileia (UD) 45°46′06″N 13°22′03″E45°46′06″N, 13°22′03″E (Archaeological Area and the Patriarchal Basilica of Aquileia)
155 ha zona tampone 245,09 ha
Culturale (iii), (iv), (vi)
1998
Aquileia in Friuli-Venezia Giulia, una delle più grandi e ricche città dell'alto Impero romano, fu distrutta da Attila alla metà del V secolo. Gran parte di essa si trova ancora non scavata al di sotto di campi coltivati e pertanto costituisce la riserva archeologica più grande nel suo genere. La basilica patriarcale, edificio straordinario con un eccezionale pavimento a mosaico, svolse un ruolo chiave nell'evangelizzazione di una vasta area dell'Europa centrale.
825
23
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
Campania, Provincia di Napoli 40°45′00″N 14°29′00″E40°45′00″N, 14°29′00″E (Archaeological Areas of Pompei, Herculaneum and Torre Annunziata)
98 ha zona tampone 24 ha
Culturale (iii), (iv), (v)
1997
Quando nel 79 d.C. il Vesuvioeruttò, seppellì le due fiorenti città romane di Pompei ed Ercolano e le numerose ville dell'area; sono state scavate e rese accessibili sin dalla metà del XVIII secolo. La vasta estensione di Pompei, centro di commercio, si affianca ai resti più piccoli ma meglio conservati di Ercolano, centro di villeggiatura, mentre le superbe pitture murarie di Oplontis a Torre Annunziata offrono una vivida impressione dell'opulento stile di vita di cui godevano i cittadini più ricchi dell'alto Impero romano.
829
33
Assisi, la basilica di San Francesco e altri siti francescani
Umbria, Assisi (PG) 43°03′58″N 12°37′21″E43°03′58″N, 12°37′21″E (Assisi, the Basilica of San Francesco and Other Franciscan Sites)
14563 ha zona tampone 4087 ha
Culturale (i), (ii), (iii), (iv), (vi)
2000
Assisi, cittadina medievale su un colle, è il luogo di nascita di San Francesco ed è strettamente associata all'operato dell'Ordine francescano. I suoi capolavori di arte medievale, come la Basilica di San Francesco e i dipinti di Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini e Giotto, hanno reso Assisi un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell'arte e dell'architettura italiane ed europee.
990
59
Carsismo e grotte evaporitiche dell'Appennino settentrionale
45°22′47.8″N 10°23′20.1″E45°22′47.8″N, 10°23′20.1″E (Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino Settentrionale)
3680 ha
zona tampone 8348 ha
Naturale
(viii)
2023
Il sito seriale è un terreno carsico epigenico in gesso, insolitamente vasto e ben conservato. Include un'alta densità di caverne: oltre 900 grotte in una zona relativamente piccola, per un'estensione totale di oltre 100 km. È il sito carsico studiato meglio e più a lungo al mondo: i primi studi risalgono al XVI secolo. Comprende anche alcune delle più profonde grotte in gesso esistenti, che raggiungono i 265 metri sotto la superficie.
Puglia, Andria 41°05′05″N 16°16′15.4″E41°05′05″N, 16°16′15.4″E (Castel del Monte)
3,10 ha zona tampone 10847 ha
Culturale (i), (ii), (iii)
1996
Quando nel XIII secolo l'imperatore Federico II costruì questo castello presso Bari, lo dotò di importanza simbolica, come è evidente dalla posizione, dalla precisione matematica e astronomica della pianta e dalla sua forma perfettamente regolare. Opera unica dell'architettura militare del medioevo, Castel del Monte è un felice connubio di elementi tratti da antichità classica, oriente islamico e gotico cistercense del Nord Europa.
La magnifica cattedrale di Modena, risalente al XII secolo e opera di due grandi artisti (Lanfranco e Wiligelmo), è un supremo esempio dell'alta arte romanica. Assieme alla piazza e allo svettante campanile, testimonia la fede dei suoi artefici e la potenza dei suoi committenti, la dinastia dei Canossa.
Toscana, Firenze 43°46′23″N 11°15′22″E43°46′23″N, 11°15′22″E (Historic Centre of Florence)
505 ha zona tampone 10480 ha
Culturale (i), (ii), (iii), (iv), (vi)
1982
Costruita sul sito di un precedente insediamento etrusco, Firenze, simbolo del Rinascimento, raggiunse preminenza economica e culturale nei secoli XV e XVI, sotto i Medici. I suoi 600 anni di straordinaria fioritura artistica sono visibili soprattutto nella cattedrale del XIII secolo (Santa Maria del Fiore), nella Chiesa di Santa Croce, negli Uffizi e in Palazzo Pitti, con opere di grandi maestri come Giotto, Brunelleschi, Botticelli e Michelangelo.
174
11
Centro storico di Napoli
Campania, Napoli 40°51′05″N 14°15′46″E40°51′05″N, 14°15′46″E (Historic Centre of Naples)
1021 ha zona tampone 1350 ha
Culturale (ii), (iv)
1995
Dalla Neapolis fondata da coloni greci nel 470 a.C. fino alla città odierna, Napoli ha mantenuto l'impronta delle successive culture sviluppatesi in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Questo la rende un sito unico con un'abbondanza di monumenti straordinari, come la Chiesa di Santa Chiara e il Castel Nuovo.
726
2
Centro storico di Roma, le (proprietà extraterritoriali della Santa Sede) e la basilica di San Paolo fuori le mura
Lazio, Roma; sito transfrontaliero con la Città del Vaticano 41°53′25″N 12°29′32″E41°53′25″N, 12°29′32″E (Historic Centre of Rome, the Properties of the Holy See in that City Enjoying Extraterritorial Rights and San Paolo Fuori le Mura)
1485 ha
Culturale (i), (ii), (iii), (iv), (vi)
1980
Fondata, secondo la leggenda, da Romolo e Remo nel 753 a.C., Roma fu il centro della Repubblica romana prima e dell'Impero romano poi, e nel IV secolo divenne la capitale del mondo cristiano. Il sito patrimonio dell'umanità, esteso nel 1990 alle mura di Urbano VIII, include alcuni dei principali monumenti dell'antichità, come i Fori, il Mausoleo di Augusto, il Mausoleo di Adriano, il Pantheon, la Colonna Traiana e la Colonna di Marco Aurelio, oltre agli edifici religiosi e pubblici della Roma papale.
91
17
Centro storico di Pienza
Toscana, Pienza (SI) 43°04′37″N 11°40′43″E43°04′37″N, 11°40′43″E (Historic Centre of the City of Pienza)
4,41 ha
Culturale (i), (ii), (iv)
1996
Fu in questa cittadina toscana che le teorie di urbanistica rinascimentale furono applicate per la prima volta nella pratica, allorché nel 1459 papa Pio II decise di trasformare l'aspetto del suo paese natìo. Scelse l'architetto Bernardo Rossellino, il quale applicò i principi del suo mentore Leon Battista Alberti. Questa nuova visione dello spazio urbano si concretizzò nella splendida piazza conosciuta come Piazza Pio II e negli edifici che la circondano: il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Borgia e la cattedrale, con un esterno puramente rinascimentale e un interno nello stile tardo gotico del sud della Germania.
789
7
Centro storico di San Gimignano
Toscana, San Gimignano (SI) 43°28′05″N 11°02′30″E43°28′05″N, 11°02′30″E (Historic Centre of San Gimignano)
14 ha
Culturale (i), (iii), (iv)
1990
"San Gimignano delle belle torri" si trova in Toscana, 56 km a sud di Firenze. Svolse la funzione di importante punto di sosta per i pellegrini della Via Francigena diretti a Roma o di ritorno. Le famiglie patrizie che controllavano la città costruirono circa 72 case-torri (alcune alte fino a 50 m) come simboli della loro ricchezza e potenza. Benché ne siano sopravvissute solo 14, San Gimignano ha mantenuto la sua atmosfera e aspetto feudali. La cittadina ospita anche diversi capolavori dell'arte italiana del XIV e XV secolo.
Toscana, Siena 43°19′07″N 11°19′54″E43°19′07″N, 11°19′54″E (Historic Centre of Siena)
170 ha zona tampone 9907 ha
Culturale (i), (ii), (iv)
1995
Siena è l'epitome della città medievale. I suoi abitanti perseguirono la loro rivalità con Firenze finanche nell'ambito della pianificazione urbana. Nel corso dei secoli preservarono l'aspetto gotico della città, acquisito tra il XII e il XV secolo. In questo periodo l'opera di Duccio, dei fratelli Lorenzetti e di Simone Martini influenzò il corso dell'arte italiana e più in generale europea. L'intera città di Siena, costruita attorno a Piazza del Campo, fu concepita come un'opera d'arte che si integra nel paesaggio circostante.
Marche, Urbino 43°43′30″N 12°38′00″E43°43′30″N, 12°38′00″E (Historic Centre of Urbino)
29 ha zona tampone 3609 ha
Culturale (ii), (iv)
1998
La piccola città collinare di Urbino, nelle Marche, visse un grande fiorire culturale nel XV secolo, attirando artisti e studiosi da tutta Italia e dall'estero, influenzando gli sviluppi culturali anche in altre parti d'Europa. A causa della sua stasi economica e culturale successiva al XVI secolo, ha preservato in modo notevole il suo aspetto rinascimentale.
Lombardia, Milano 45°27′57″N 9°10′14″E45°27′57″N, 9°10′14″E (Church and Dominican Convent of Santa Maria delle Grazie with "The Last Supper" by Leonardo da Vinci)
1,50 ha
Culturale (i), (ii)
1980
Il refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie è parte integrante di questo complesso architettonico, iniziato a Milano nel 1463 e rielaborato da Bramante sul finire del XV secolo. Sulla parete nord si trova l'Ultima cena, ineguagliabile capolavoro dipinto tra il 1495 e il 1497 da Leonardo da Vinci, il cui operato avrebbe segnato l'inizio di una nuova era nella storia dell'arte.
Questo sito è costituito da otto complessi edilizi sia religiosi sia laici, all'interno della storica città murata di Padova, che ospitano una selezione di cicli di affreschi dipinti tra il 1302 e il 1397 da diversi artisti per diversi tipi di committenti e all'interno di edifici con varie funzioni. Ciononostante gli affreschi mantengono un'unità di stile e contenuto. Includono il ciclo di affreschi della Cappella Scrovegni di Giotto, considerato l'inizio di uno sviluppo rivoluzionario nella storia della pittura murale, così come altri cicli di affreschi di artisti diversi, tra cui Guariento di Arpo, Giusto de' Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona. Nel complesso questi cicli di affreschi illustrano come l'arte dell'affresco si sia sviluppata nel corso di un secolo, seguendo un nuovo impeto creativo e una nuova comprensione della rappresentazione dello spazio.
Veneto, Verona 45°26′19″N 10°59′38″E45°26′19″N, 10°59′38″E (City of Verona)
453 ha zona tampone 431 ha
Culturale (ii), (iv)
2000
La storica città di Verona fu fondata nel I secolo a.C. Fiorì in particolare sotto il dominio della famiglia degli Scaligeri nel XIII e XIV secolo, e come parte della Repubblica di Venezia dal XV al XVIII secolo. Verona ha conservato un notevole numero di monumenti risalenti all'antichità, al periodo medievale e rinascimentale, e rappresenta un eccezionale esempio di fortezza militare.
797
9
Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto
Veneto 45°32′57″N 11°32′58″E45°32′57″N, 11°32′58″E (City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto)
334 ha
Culturale (i), (ii)
1994
Fondata nel II secolo a.C. nel nord Italia, Vicenza prosperò sotto il dominio veneziano dal primo XV secolo fino alla fine del XVIII secolo. L'opera di Andrea Palladio (1508–80), basata sullo studio dettagliato dell'architettura romana classica, conferisce alla città un aspetto unico. Gli edifici urbani di Palladio, così come le sue ville, sparse per la regione del Veneto, hanno avuto un'influenza decisiva nello sviluppo dell'architettura. Il suo lavoro ha ispirato un particolare stile architettonico conosciuto come palladiano, che si è diffuso in Inghilterra e in altri Paesi europei, oltre che in Nord America.
712
36
Città tardo barocche del Val di Noto
Sicilia, Province di Catania, Ragusa e Siracusa 36°53′35.5″N 15°04′08″E36°53′35.5″N, 15°04′08″E (Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-Eastern Sicily))
113 ha zona tampone 306 ha
Culturale (i), (ii), (iv), (v)
2002
Le otto città nella Sicilia sud-orientale, Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, furono tutte ricostruite dopo il 1693 al di sopra o al fianco dei centri esistenti al momento del terremoto che si verificò in quell'anno. Rappresentano una notevole realizzazione collettiva, eseguita con successo a un alto livello di eccellenza architettonica e artistica. Attenendosi allo stile tardo barocco dell'epoca, mostrano anche peculiari innovazioni nella pianificazione ed edificazione urbana.
La Costiera amalfitana è un'area di grande bellezza fisica e varietà naturale. Fu abitata in maniera intensiva da comunità umane sin dall'alto medioevo. Vi si trovano varie cittadine, come Amalfi e Ravello, con opere architettoniche e artistiche di grande importanza. Le zone rurali mostrano la versatilità degli abitanti nell'adattare il loro uso dei terreni alla natura variegata del territorio, che va dai vigneti e frutteti terrazzati sulle pendici più basse, a vasti pascoli in alta quota.
830
12
Crespi d'Adda
Lombardia, Capriate San Gervasio (BG) 45°35′36″N 9°32′18″E45°35′36″N, 9°32′18″E (Crespi d'Adda)
64 ha
Culturale (iv), (v)
1995
Crespi d'Adda, a Capriate San Gervasio in Lombardia, è un eccezionale esempio delle "città aziendali" del XIX e dell'inizio del XX secolo, costruite in Europa e Nord America da imprenditori illuminati per soddisfare le esigenze dei lavoratori. Il sito è ancora notevolmente intatto ed è parzialmente utilizzato per scopi industriali, sebbene le mutate condizioni economiche e sociali ne minaccino la sopravvivenza.
Ferrara, che si sviluppò attorno a un punto di guado sul fiume Po, divenne un centro intellettuale e artistico che attirò le più grandi menti del Rinascimento italiano nei secoli XV e XVI. Qui Piero della Francesca, Jacopo Bellini e Andrea Mantegna adornarono i palazzi della casa d'Este. Il concetto umanista di "città ideale" prese vita nei quartieri qui costruiti da Biagio Rossetti dal 1492 in poi secondo i nuovi principi della prospettiva. Il completamento di questo progetto segnò la nascita della moderna pianificazione urbana e ne influenzò il successivo sviluppo.
733
42
Ferrovia Retica nei paesaggi dell'Albula e del Bernina
Lombardia, Tirano (SO); sito transfrontaliero con la Svizzera 46°29′54″N 9°50′47″E46°29′54″N, 9°50′47″E (Rhaetian Railway in the Albula / Bernina Landscapes)
152 ha zona tampone 109386 ha
Culturale (ii), (iv)
2008
"Ferrovia Retica nei paesaggi dell'Albula e del Bernina" riunisce due ferrovie storiche che attraversano le Alpi svizzere attraverso due passi. Inaugurata nel 1904, la ferrovia dell'Albula è lunga 67 km. Presenta un impressionante insieme di strutture, tra cui 42 tra tunnel e gallerie coperte e 144 tra viadotti e ponti. La ferrovia del Bernina, lunga 61 km, presenta 13 tra tunnel e gallerie e 52 tra viadotti e ponti. Il sito è esemplare per l'uso della ferrovia nel superare l'isolamento degli insediamenti nelle Alpi centrali agli inizi del XX secolo, con un significativo e duraturo impatto sulla vita in montagna. Costituisce un eccezionale complesso tecnico, architettonico e ambientale e incarna conquiste architettoniche e di ingegneria civile in armonia con i paesaggi attraversati.
1276
52
Faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa
13 beni in 6 regioni; sito seriale condiviso con altri 17 Stati 49°00′35″N 22°20′20″E49°00′35″N, 22°20′20″E (Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe)
98124,96 ha zona tampone 249716,32 ha
Naturale (ix)
2017
Questo sito transnazionale include 93 componenti in 18 Paesi. Dalla fine dell'ultima era glaciale, il faggio europeo si è diffuso da alcune isolate aree rifugio su Alpi, Carpazi, Alpi Dinariche e Pirenei in un periodo di poche migliaia di anni, in un processo che è ancora in corso. La riuscita espansione in tutto un continente è legata all'adattabilità dell'albero e alla sua tolleranza a diverse condizioni climatiche, geografiche e fisiche.
1133
56
Grandi città termali d'Europa
Toscana, Montecatini Terme (PT); sito seriale condiviso con altri 6 Stati 50°29′32″N 5°52′01″E50°29′32″N, 5°52′01″E (The Great Spa Towns of Europe)
114 ha zona tampone 341 ha
Culturale (ii), (iii)
2021
Questo sito transnazionale comprende undici città termali, situate in sette Paesi europei: Baden bei Wien (Austria); Spa (Belgio); Františkovy Lázně, Karlovy Vary, Mariánské Lázně (Repubblica Ceca); Vichy (Francia); Bad Ems, Baden-Baden, Bad Kissingen (Germania); Montecatini Terme (Italia); Bath (Regno Unito). Tutte queste località si sono sviluppate attorno a sorgenti naturali di acque minerali. Testimoniano la cultura termale internazionale che si è sviluppata in Europa dall'inizio del XVIII secolo agli anni 1930, portando all'emergere di grandi stabilimenti internazionali che hanno influenzato la tipologia urbana attorno a complessi di edifici termali come bagni, Kurhaus e Kursaal (edifici e sale dedicate alla terapia), aree rinfresco, colonnati e gallerie progettati per convogliare le risorse naturali delle acque minerali e per consentire il loro utilizzo pratico: berne o bagnarvisi. Le strutture correlate includono giardini, sale d'assemblea, casinò, teatri, hotel e ville, nonché infrastrutture di supporto specifiche per terme. Questi complessi sono tutti integrati in un contesto urbano complessivo che comprende un accurato ambiente ricreativo e terapeutico in un paesaggio pittoresco. Nel loro insieme questi siti incarnano il significativo scambio di valori umani e gli sviluppi nei campi di medicina, scienza e balneologia.
1613
58
I portici di Bologna
Emilia-Romagna, Bologna 44°29′29″N 11°19′58″E44°29′29″N, 11°19′58″E (The Porticoes of Bologna)
52,18 ha zona tampone 1125,62 ha
Culturale (iv)
2021
Il sito seriale comprende dodici componenti, costituite da gruppi di portici e dalle loro aree circostanti, site nel Comune di Bologna ed eretti dal XII secolo ad oggi. Questi gruppi sono considerati i più rappresentativi dei portici della città, che coprono un'estensione totale di 62 km. Alcuni dei portici sono costruiti in legno, altri in pietra o mattoni, così come in cemento armato, e coprono strade, piazze, sentieri e passerelle, su uno o anche due lati delle vie. Il sito include edifici porticati che non formano un continuum strutturale con altri edifici e pertanto non sono parte di un complessivo passaggio o camminamento coperto. I portici sono apprezzati come camminamenti riparati e luoghi eccellenti per attività commerciali. Nel XX secolo l'uso del cemento permise di sostituire i tradizionali portici a volta con nuove possibilità costruttive ed emerse un nuovo linguaggio architettonico, come esemplificato nel quartiere Barca. Nel loro insieme i portici selezionati riflettono diverse tipologi, funzioni urbane e sociali e fasi cronologiche. Definiti come proprietà privata per uso pubblico, i portici sono diventati un'espressione e un elemento dell'identità urbana di Bologna.
1650
8
I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera
Basilicata, Matera 40°39′59″N 16°36′37″E40°39′59″N, 16°36′37″E (The Sassi and the Park of the Rupestrian Churches of Matera)
1016 ha zona tampone 4365 ha
Culturale (iii), (iv), (v)
1993
Si tratta dell'esempio più notevole e intatto di insediamento rupestre nell'area mediterranea, perfettamente adattato al suo terreno e ecosistema. La prima zona abitata risale al paleolitico, mentre gli insediamenti successivi illustrano numerosi stadi significativi nella storia dell'umanità.
670
15
I trulli di Alberobello
Puglia, Alberobello (BA) 40°46′57″N 17°14′13″E40°46′57″N, 17°14′13″E (The Trulli of Alberobello)
11 ha
Culturale (iii), (iv), (v)
1996
I trulli, abitazioni di pietra calcarea tipiche della Puglia, sono esempi straordinari di costruzione a secco (senza malta), tecnica edilizia preistorica ancora in uso in questa regione. I trulli sono realizzati con blocchi di calcare raccolti dai campi circostanti e lavorati grezzamente. Presentano caratteristici tetti piramidali, a cupola o conici, costruiti con lastre di calcare a sbalzo.
La Val Camonica, situata nella pianura lombarda, possiede uno dei più grandi insieme di petroglifi preistorici al mondo: oltre 140.000 simboli e figure incisi nella roccia nel corso di 8.000 anni raffigurano temi legati all'agricoltura, alla navigazione, alla guerra e alla magia.
Le Isole Eolie offrono un'eccezionale documentazione di formazione e distruzione di isole vulcaniche, nonché di fenomeni vulcanici in corso. Studiate almeno dal XVIII secolo, le isole hanno fornito alla scienza della vulcanologia esempi di due tipi di eruzione (vulcaniana e stromboliana) e hanno quindi avuto un ruolo di rilievo nella formazione dei geologi per oltre 200 anni. Ancora oggi il sito continua a rimpinguare gli studi di vulcanologia.
908
54
Ivrea, città industriale del XX secolo
Piemonte, Ivrea (TO) 45°28′00″N 7°53′00″E45°28′00″N, 7°53′00″E (Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato)
71,185 ha zona tampone 400,481 ha
Culturale (iv)
2018
La città industriale di Ivrea, in Piemonte, si sviluppò grazie alla Olivetti, azienda produttrice di macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer per ufficio. Comprende una grande manifattura, edifici progettati per servire a scopi sociali e amministrativi, unità residenziali. Progettato dai principali urbanisti e architetti italiani perlopiù tra gli anni 1930 e '60, il complesso architettonico riflette le idee del Movimento Comunità. Progetto sociale modello, Ivrea esprime una visione moderna del rapporto tra produzione industriale e architettura.
1538
55
Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
Ubicato nell'Italia nord-orientale, il sito include parte del paesaggio vitivinicolo dell'area di produzione del Prosecco. Il paesaggio è caratterizzato da colline lunghe e ripide, "ciglioni" (piccoli appezzamenti di viti su ripide terrazze erbose), boschi, paesini e aree agricole. Per secoli, questo terreno impervio è stato modellato e adattato dall'uomo. Sin dal XVII secolo, l'uso dei "ciglioni" ha creato un particolare paesaggio a scacchiera, costituito da filari di viti paralleli e perpendicolari ai pendii. Nel XIX secolo, la tecnica di potatura delle viti detta "bellussera" ha contribuito alle caratteristiche estetiche del paesaggio.
3 regioni 46°36′47″N 12°09′47″E46°36′47″N, 12°09′47″E (The Dolomites)
141903 ha zona tampone 89267 ha
Naturale (vii), (viii)
2009
Il sito delle Dolomiti comprende una catena montuosa alpina in Nord Italia, per un totale di 18 vette che superano i 3.000 metri e coprono 141.903 ettari. Presenta alcuni dei più bei paesaggi montani del mondo, con pareti verticali, picchi a strapiombo e un'alta densità di valli strette, profonde e lunghe. È un patrimonio seriale di nove aree che presenta una varietà di paesaggi spettacolari di rilevanza internazionale per la geomorfologia, caratterizzati da guglie, pinnacoli e pareti rocciose. Il sito contiene anche forme di erosione glaciali e sistemi carsici. È contraddistinto da processi dinamici, con frequenti frane, inondazioni e valanghe. Il patrimonio presenta inoltre uno dei migliori esempi di conservazione dei sistemi di piattaforma carbonatica mesozoica, con resti fossili.
1237
41
Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova
Liguria, Genova 44°24′44″N 8°55′52″E44°24′44″N, 8°55′52″E (Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli)
16 ha zona tampone 113 ha
Culturale (ii), (iv)
2006
"Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli" nel centro storico di Genova risalgono al tardo XVI e primo XVII secolo, quando la Repubblica di Genova era all'apice del potere finanziario e marittimo. Il sito rappresenta il primo esempio in Europa di un progetto di sviluppo urbano suddiviso da un'autorità pubblica all'interno di un quadro unitario e associato a un particolare sistema di "alloggi pubblici" in residenze private, come decretato dal Senato nel 1576. Il sito include un insieme di palazzi rinascimentali e barocchi lungo le cosiddette "strade nuove". I Palazzi dei Rolli offrono una straordinaria varietà di soluzioni diverse, raggiungendo un valore universale nell'adattarsi alle caratteristiche particolari del luogo e alle esigenze di una specifica organizzazione sociale ed economica. Offrono anche un esempio originale di rete pubblica di residenze private designate ad ospitare visite ufficiali.
1211
46
Longobardi in Italia: i luoghi del potere
7 beni in 5 regioni 46°05′39″N 13°25′59″E46°05′39″N, 13°25′59″E (Longobards in Italy. Places of the power (568-774 A.D.))
14 ha zona tampone 306 ha
Culturale (ii), (iii), (vi)
2011
"Longobardi in Italia: i luoghi del potere" comprende sette gruppi di importanti edifici (tra cui fortezze, chiese e monasteri) sparsi per la penisola italiana. Essi testimoniano le alte realizzazioni dei longobardi, che migrarono dall'Europa settentrionale e svilupparono una propria cultura specifica in Italia, dove regnarono su vasti territori dal VI all'VIII secolo. La sintesi degli stili architettonici attuata dai longobardi segnò la transizione dall'antichità al Medioevo europeo, attingendo all'eredità dell'antica Roma, alla spiritualità cristiana, all'influenza bizantina e all'Europa settentrionale germanica. Il sito seriale attesta il ruolo dei longobardi nello sviluppo spirituale e culturale del cristianesimo medievale europeo, e in particolare del monachesimo.
Mantova e Sabbioneta rappresentano due aspetti distinti della pianificazione urbanistica rinascimentale: Mantova mostra il rinnovamento e l'ampliamento di una città esistente mentre, a circa 30 km di distanza, Sabbioneta rappresenta l'attuazione delle teorie dell'epoca sulla progettazione della città ideale. La disposizione di Mantova è irregolare, con sezioni più regolari che mostrano diversi stadi della sua evoluzione fin dall'epoca romana, tra cui una rotonda dell'XI secolo e un teatro barocco. Sabbioneta, fondata nella seconda metà del XVI secolo sotto il dominio di Vespasiano Gonzaga Colonna, è una cittadina ascrivibile a un singolo periodo e ha una disposizione a griglia. Entrambe le città offrono testimonianze eccezionali delle realizzazioni urbane, architettoniche e artistiche del Rinascimento, collegate dalle visioni e azioni della famiglia Gonzaga. Le due città sono importanti per il valore della loro architettura e per il loro ruolo prominente nella diffusione della cultura rinascimentale. Gli ideali del Rinascimento, promossi dalla famiglia Gonzaga, sono presenti nella loro morfologia e architettura.
Il Monte Etna è un sito emblematico, che comprende 19.237 ettari disabitati nella parte più alta del monte posto sulla costa orientale della Sicilia. Il Monte Etna è la montagna più alta dell'isola mediterranea e lo stratovulcano più attivo del mondo. La storia eruttiva del vulcano può essere fatta risalire a 500.000 anni fa, dei quali almeno 2.700 sono documentati. L'attività eruttiva quasi continua del Monte Etna continua a influenzare la vulcanologia, la geofisica e altre discipline delle scienze della Terra. Il vulcano accoglie anche importanti ecosistemi terrestri, comprese flora e fauna endemiche, e la sua attività lo rende un laboratorio naturale per lo studio dei processi ecologici e biologici. La varietà e l'accessibilità dei fenomeni vulcanici, come crateri sommitali, coni di scorie, flussi di lava e la depressione della Valle del Bove, hanno reso il sito una meta privilegiata per l'istruzione e la ricerca.
1427
45
Monte San Giorgio
Lombardia, Porto Ceresio (VA); sito transfrontaliero con la Svizzera 45°53′20″N 8°54′50″E45°53′20″N, 8°54′50″E (Monte San Giorgio)
1089 ha zona tampone 3207 ha
Naturale (viii)
2010
Monte San Giorgio, un'altura piramidale e boscosa accanto al lago di Lugano, è considerata la miglior documentazione fossile della vita marina nel periodo triassico (245-230 milioni di anni fa) La sequenza di strati registra la vita in un ambiente di laguna tropicale, riparato e parzialmente separato dal mare aperto grazie a una barriera corallina. All'interno di questa laguna prosperava una vita marina diversificata, con rettili, pesci, bivalvi, ammoniti, echinodermi e crostacei. Poiché la laguna era vicina alla terraferma, i resti includono anche rettili, insetti e piante terrestri, risultando una fonte estremamente ricca di fossili.
1090
16
Monumenti paleocristiani di Ravenna
Emilia-Romagna, Ravenna 44°25′13.5″N 12°11′46.5″E44°25′13.5″N, 12°11′46.5″E (Early Christian Monuments of Ravenna)
1,32 ha
Culturale (i), (ii), (iii), (iv)
1996
Ravenna fu capitale dell'Impero romano nel V secolo e poi dell'Italia bizantina fino all'VIII secolo. Possiede una collezione unica di mosaici e monumenti paleocristiani. Tutti e otto gli edifici – il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, la Chiesa di San Vitale e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe – furono costruiti nel V e VI secolo. Mostrano grande abilità artistica e includono una meravigliosa fusione di tradizione greco-romana, iconografia cristiana e stili orientali e occidentali.
Lazio, Cerveteri (RM) e Tarquinia (VT) 42°00′25″N 12°06′07″E42°00′25″N, 12°06′07″E (Etruscan Necropolises of Cerveteri and Tarquinia)
21 ha zona tampone 5786 ha
Culturale (i), (iii), (iv)
2004
Queste due vaste necropoli etrusche riflettono diversi tipi di pratiche funerarie dal IX al I secolo a.C. e testimoniano le realizzazioni della cultura etrusca, che in un periodo di nove secoli sviluppò la più antica civiltà urbana del Mediterraneo settentrionale. Alcune delle tombe sono monumentali, scavate nella roccia e sormontate da imponenti tumuli. Molte presentano incisioni sulle pareti, altre hanno affreschi di eccezionale qualità. La necropoli della Banditaccia a Cerveteri contiene migliaia di tombe disposte come edifici in una città, con strade, piazzette e quartieri. Il sito presenta tipi molto diversi di tombe: fosse scavate nella roccia, tumuli, e altre, anch'esse intagliate nella roccia, in forma di abitazioni con abbondanti dettagli strutturali, che offrono l'unica testimonianza esistente dell'architettura etrusca residenziale. La necropoli dei Monterozzi a Tarquinia contiene 6.000 sepolture scavate nella roccia. È famosa per le sue 200 tombe dipinte, le più antiche delle quali risalgono al VII secolo a.C.
1158
53
Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale
3 beni in 3 regioni; sito seriale condiviso con Croazia e Montenegro 45°42′12″N 9°39′49″E45°42′12″N, 9°39′49″E (Venetian Works of Defence between the 16th and 17th centuries: Stato da Terra – Western Stato da Mar)
378,37 ha zona tampone 1749,62 ha
Culturale (iii), (iv)
2017
Il sito consiste di 6 opere di difesa in Italia, Croazia e Montenegro, che si estendono per oltre 1.000 km tra la Lombardia in Italia e la costa adriatica orientale. Le fortificazioni presenti nello "Stato da Terra" proteggevano la Repubblica di Venezia dalle altre potenze europee a nord-ovest e quelle dello "Stato da Mar" proteggevano le vie marittime e i porti nel Mare Adriatico verso il Levante. Erano necessarie per sostenere l'espansione e l'autorità della Serenissima. L'introduzione della polvere da sparo portò a significativi cambiamenti nelle tecniche militari e nell'architettura, visibili nella progettazione delle fortificazioni alla moderna, che si diffusero in tutta Europa.
Il primo orto botanico del mondo fu creato a Padova nel 1545. Preserva ancora la disposizione originale: un'area centrale circolare, che simboleggia il mondo, circondata da un anello d'acqua. Altri elementi furono aggiunti successivamente, alcuni architettonici (entrate ornamentali e balaustre) e altri pratici (impianti di pompaggio e serre). Continua a servire il suo scopo originario di centro di ricerca scientifica.
824
50
Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
Piemonte, Province di Alessandria, Asti e Cuneo 44°36′31″N 7°57′49″E44°36′31″N, 7°57′49″E (Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato)
10789 ha zona tampone 76249 ha
Culturale (iii), (v)
2014
Questo paesaggio comprende cinque distinte aree vitivinicole dagli scenari straordinari e il Castello di Cavour, un nome emblematico sia nello sviluppo dei vigneti sia nella storia d'Italia. Si trova nella parte meridionale del Piemonte, tra il fiume Po e l'Appennino ligure, e abbraccia l'intera gamma di processi tecnici ed economici relativi alla viticoltura e alla vinificazione che per secoli hanno caratterizzato la regione per secoli. Nell'area sono stati trovati pollini di vite risalenti al V secolo a.C., quando il Piemonte era un luogo di contatto e commercio tra gli etruschi e i celti; parole etrusche e celtiche, in particolare correlate al vino, si trovano ancora nel dialetto locale. Durante l'Impero romano, Plinio il Vecchio menziona l'area come una delle più favorevoli per la coltivazione della vite nell'Italia antica; Strabone ne ricorda le botti.
Campania, Province di Caserta e Benevento 41°04′24″N 14°19′35″E41°04′24″N, 14°19′35″E (18th-Century Royal Palace at Caserta with the Park, the Aqueduct of Vanvitelli, and the San Leucio Complex)
87 ha zona tampone 111 ha
Culturale (i), (ii), (iii), (iv)
1997
Il complesso monumentale di Caserta, creato alla metà del XVIII secolo dal re borbonico Carlo III per rivaleggiare con Versailles e il Palazzo reale di Madrid, è eccezionale per il modo in cui unisce un magnifico palazzo al suo parco con giardini, oltre a boschi naturali, alloggi di caccia e una manifattura della seta. È un'espressione eloquente dell'Illuminismo in forma materiale, integrata, e non imposta, al contesto naturale.
549
51
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
Sicilia, Provincia di Palermo 38°06′39″N 13°21′11″E38°06′39″N, 13°21′11″E (Arab-Norman Palermo and the Cathedral Churches of Cefalú and Monreale)
6,24 ha zona tampone 483 ha
Culturale (i), (ii), (iv)
2015
Situata sulla costa settentrionale della Sicilia, "Palermo arabo-normanna" include una serie di nove strutture civili e religiose risalenti all'epoca del (Regno normanno di Sicilia) (1130-1194): due palazzi, tre chiese, una cattedrale, un ponte, oltre alle cattedrali di Cefalù e Monreale. Nel loro insieme rappresentano un esempio di sincretismo socio-culturale tra le culture occidentale, islamica e bizantina sull'isola, che ha portato a nuovi concetti di spazio, struttura e decorazione. Rappresentano anche una testimonianza della fruttuosa coesistenza di persone di origini e religioni diverse (musulmana, bizantina, latina, ebraica, longobarda e francese).
1487
30
Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la certosa di Padula
Campania, Provincia di Salerno 40°17′00″N 15°16′00″E40°17′00″N, 15°16′00″E (Cilento and Vallo di Diano National Park with the Archeological sites of Paestum and Velia, and the Certosa di Padula)
159110 ha zona tampone 178101 ha
Culturale (iii), (iv)
1998
Il Cilento è uno straordinario paesaggio culturale. Gli scenografici gruppi di santuari e insediamenti lungo i suoi tre crinali montuosi rappresentano in maniera vivida l'evoluzione storica dell'area: durante i periodi preistorico e medievale fu un crocevia importante non solo per il commercio, ma anche per l'interazione culturale e politica. Il Cilento costituì anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia e i popoli indigeni di etruschi e lucani. Qui si trovano i resti di due importanti città dell'antichità, Paestum e Velia.
Toscana, Pisa 43°43′23″N 10°23′47″E43°43′23″N, 10°23′47″E (Piazza del Duomo, Pisa)
8,87 ha zona tampone 254 ha
Culturale (i), (ii), (iv), (vi)
1987
Al centro di una vasta area erbosa, Piazza del Duomo ospita un gruppo di monumenti conosciuti in tutto il mondo. Questi quattro capolavori dell'architettura medievale - la cattedrale, il battistero, il campanile (la "Torre pendente") e il cimitero - hanno avuto una grande influenza sull'arte monumentale in Italia dall'XI al XIV secolo.
395
21
Portovenere, Cinque Terre e le isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
Liguria, Provincia della Spezia 44°06′25″N 9°43′45″E44°06′25″N, 9°43′45″E (Portovenere, Cinque Terre, and the Islands (Palmaria, Tino and Tinetto))
4689 ha
Culturale (ii), (iv), (v)
1997
La costa ligure tra le Cinque Terre e Portovenere è un paesaggio di grande valore scenico e culturale. L'assetto e la disposizione dei piccoli borghi e la modellazione del paesaggio circostante, nel loro superare i disagi di un terreno ripido e irregolare, racchiudono la storia continua dell'insediamento umano in questa regione nel corso dell'ultimo millennio.
826
19
Residenze della Casa Reale di Savoia
Piemonte, Province di Torino e Cuneo 45°04′21″N 7°41′08.6″E45°04′21″N, 7°41′08.6″E (Residences of the Royal House of Savoy)
371 ha zona tampone 6931 ha
Culturale (i), (ii), (iv), (v)
1997
Quando nel 1562 Emanuele Filiberto, duca di Savoia, spostò la capitale a Torino, iniziò una vasta serie di progetti di costruzione (continuati dai suoi successori) per dimostrare il potere della casa regnante. Questo eccezionale complesso di edifici, progettato e abbellito dai principali architetti e artisti dell'epoca, si irraggia dal Palazzo reale, nella "Zona di comando" di Torino, fino a numerose residenze estive e ville di caccia nella campagna circostante.
823
37
Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
9 beni in 2 regioni 45°58′28″N 9°10′10″E45°58′28″N, 9°10′10″E (Sacri Monti of Piedmont and Lombardy)
91 ha zona tampone 722 ha
Culturale (ii), (iv)
2003
I nove Sacri Monti nel Nord Italia sono gruppi di cappelle e altri elementi architettonici realizzati tra XVI e i XVII secolo e dedicati a diversi aspetti della fede cristiana. Oltre al loro simbolico significato spirituale, sono di grande bellezza grazie alla maestria con cui furono integrati nel circostante paesaggio naturale di colli, boschi e laghi. Ospitano inoltre importanti opere artistiche sotto forma di affreschi e statue.
Sicilia, Provincia di Siracusa 37°03′34″N 15°17′35″E37°03′34″N, 15°17′35″E (Syracuse and the Rocky Necropolis of Pantalica)
898 ha zona tampone 5519 ha
Culturale (ii), (iii), (iv), (vi)
2005
Il sito è composto da due elementi distinti contenenti resti straordinari che risalgono fino all'epoca greca e romana: la necropoli di Pantalica conta oltre 5.000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra a cielo aperto, la maggior parte delle quali risale a un periodo compreso tra XIII secolo e VII secolo a.C. Nell'area sono presenti anche resti di età bizantina, in particolare le fondamenta dell'Anaktoron. L'altro elemento del sito, l'antica Siracusa, include il nucleo della città, fondata come Ortigia dai greci di Corinto nell'VIII secolo a.C. Il sito, che Cicerone descrisse come "la più grande città greca, e la più bella di tutte", conserva resti come il tempio di Atena (del V secolo a.C., in seguito trasformato per fungere da cattedrale), un teatro greco, un anfiteatro romano, una fortezza e altro ancora. Molti resti testimoniano la tormentata storia della Sicilia dai bizantini ai Borbone, con in mezzo arabo-musulmani, normanni, Federico II e la dinastia Hohenstaufen, aragonesi e spagnoli. La storica Siracusa offre una testimonianza unica dello sviluppo della civiltà mediterranea per oltre tre millenni.
1200
47
Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi
19 beni in 5 regioni; sito seriale condiviso con altri 5 Stati 47°16′42″N 8°12′27″E47°16′42″N, 8°12′27″E (Prehistoric Pile dwellings around the Alps)
274 ha zona tampone 3961 ha
Culturale (iv), (v)
2011
Questo sito seriale, composto da 111 siti individuali, comprende i resti di insediamenti preistorici su palafitte situati nelle Alpi e nei loro dintorni, costruiti a partire dal 5000 al 500 a.C. lungo le rive di laghi, fiumi o zone umide. Gli scavi, condotti in alcuni dei siti, hanno fornito prove che offrono uno sguardo sulla vita nell'Europa alpina preistorica durante il neolitico e l'età del bronzo e sul modo in cui le comunità interagivano con il loro ambiente. Cinquantasei dei siti si trovano in Svizzera. Gli insediamenti costituiscono un gruppo unico di siti archeologici eccezionalmente ben conservati e culturalmente pregni, che rappresentano una delle fonti più importanti per lo studio delle prime società agrarie nell'area.
1363
26
Su Nuraxi
Sardegna, Barumini (SU) 39°42′21″N 8°59′29″E39°42′21″N, 8°59′29″E (Su Nuraxi di Barumini)
2,33 ha zona tampone 3,92 ha
Culturale (i), (iii), (iv)
1997
Sul finire del II millennio a.C., nell'età del bronzo, sull'isola di Sardegna si si sviluppò un particolare tipo di struttura difensiva, i nuraghi, di cui non esistono paralleli al mondo. Il complesso è costituito da torri difensive circolari a forma di tronco di cono costruite in pietra squadrata, con camere interne ad arco a mensola. Il complesso di Barumini, che fu ampliato e rinforzato nella prima metà del I millennio a.C. di fronte all'avanzata cartaginese, è il più pregiato e completo esempio di questa straordinaria forma di architettura preistorica.
Il paesaggio della Val d'Orcia fa parte dell'entroterra agricolo di Siena. Quando, nel XIV e XV secolo, divenne parte della città-Stato, il territorio fu ridefinito e sviluppato per riflettere un modello idealizzato di buon governo e creare un quadro esteticamente piacevole. La particolare estetica del paesaggio, caratterizzata da pianure di gesso pianeggianti dalle quali si ergono colline quasi coniche sormontate da insediamenti fortificati, ha ispirato molti artisti, i cui dipinti hanno finito per esemplificare la bellezza dei paesaggi agricoli rinascimentali ben gestiti. Il sito comprende: un paesaggio agrario e pastorale che riflette innovativi sistemi di gestione del territorio; cittadine e paesi; case coloniche; la Via Francigena con le sue abbazie, taverne, santuari, ponti, etc.
Fondata nel V secolo e distribuita su 118 piccole isole, Venezia divenne una grande potenza marittima nel X secolo. L'intera città è uno straordinario capolavoro architettonico, in cui anche il più piccolo edificio contiene opere di alcuni dei più grandi artisti del mondo, come Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese e altri.
394
60
Via Appia. Regina Viarum
4 regioni 41°17′33″N 13°15′45″E41°17′33″N, 13°15′45″E (Via Appia. Regina Viarum)
50742 ha zona tampone 41354 ha
Culturale (iii), (iv), (vi)
2024
Lunga più di 800 chilometri, la Via Appia è la più antica e importante tra le grandi strade costruite dagli antichi romani. Costruita e manutenuta dal 312 a.C. al IV secolo d.C., in origine fu concepita come una strada strategica per la conquista militare, puntando verso l'Oriente e l'Asia Minore. In seguito, l'Appia offrì possibilità di sviluppo alle città attraversate; emersero nuovi insediamenti, agevolando la produzione agricola e il commercio. Il sito, costituito da 19 tratti, è un insieme pienamente sviluppato di opere ingegneristiche che illustrano l'avanzata abilità tecnica degli ingegneri romani nella costruzione di strade e infrastrutture e in vasti progetti di ingegneria civile e di valorizzazione territoriale, oltre a un'ampia serie di strutture monumentali, tra cui archi trionfali, terme, anfiteatri, basiliche, acquedotti, canali, ponti e fontane.
Villa Adriana a Tivoli è un eccezionale complesso di edifici classici, creato nel II secolo dall'imperatore romanoAdriano. Unisce i migliori elementi del patrimonio architettonico di Egitto, Grecia e Roma nella forma di "città ideale".
Villa d'Este a Tivoli, con il suo palazzo e giardino, è tra le più notevoli e complete immagini degli aspetti più raffinati della cultura rinascimentale. Il suo innovativo disegno, insieme agli elementi architettonici nel giardino (fontane, bacini ornamentali, etc.), la rende un esempio unico di giardino italiano del XVI secolo. Villa d'Este fu uno dei primi "giardini delle meraviglie" e modello precoce per lo sviluppo dei giardini europei.
1025
27
Villa romana del Casale
Sicilia, Piazza Armerina (EN) 37°21′58″N 14°20′03″E37°21′58″N, 14°20′03″E (Villa Romana del Casale)
8,92 ha zona tampone 10 ha
Culturale (i), (ii), (iii)
1997
L'utilizzo della campagna da parte dei romani è simboleggiato dalla Villa romana del Casale in Sicilia, centro di una vasta proprietà terriera, l'unità su cui si fondava l'economia rurale nella parte occidentale dell'impero. La villa è una delle più lussuose nel suo genere. È particolarmente degna di nota per la ricchezza e la qualità dei mosaici che adornano quasi ogni stanza; sono i mosaici in situ più pregiati del mondo romano.
832
49
Ville e giardini medicei in Toscana
Toscana 43°51′28″N 11°18′15″E43°51′28″N, 11°18′15″E (Medici Villas and Gardens in Tuscany)
125 ha zona tampone 3539 ha
Culturale (ii), (iv), (vi)
2013
Dodici ville e due giardini sparsi nel paesaggio toscano compongono questo sito, che testimonia l'influenza che la famiglia Medici esercitò sulla cultura europea moderna tramite il patrocinio delle arti. Realizzate tra il XV e il XVII secolo, rappresentano un innovativo sistema edilizio in armonia con la natura, dedicato al tempo libero, alle arti e alla conoscenza. Le ville incarnano una forma e una funzione innovative, un nuovo tipo di residenza principesca distinto sia dalle fattorie dei ricchi fiorentini dell'epoca sia dalla forza militare dei castelli baronali. Le ville medicee costituiscono il primo esempio del legame tra architettura, giardini e ambiente e divennero un riferimento duraturo per le residenze principesche in tutta Italia e in Europa. I loro giardini e l'integrazione nell'ambiente naturale hanno contribuito a sviluppare l'apprezzamento del paesaggio caratteristico dell'Umanesimo e del Rinascimento.
^Il sito seriale fu istituito nel 2007 e giunse a includere 10 foreste italiane con l'estensione del 2017; 3 nuove faggete furono aggiunte con l'estensione del 2021.