Il dialetto beneventano è una varietà vernacolare campana che ha subìto una propria evoluzione nello spazio corrispondente al territorio dell'exclave pontificia di Benevento; tale vernacolo si affianca ad altri tipi linguistici simili riferibili a uno stesso ceppo e, per fonetica, morfologia e lessico, si differenzia sotto alcuni aspetti dal napoletano.
Dialetto beneventano Bënëvientànë | |
---|---|
Parlato in | Italia |
Parlato in | Benevento e parte della provincia |
Locutori | |
Classifica | non nei primi 100 |
Tassonomia | |
Filogenesi | Indoeuropee Italiche Romanze Italo-occidentali Dialetti meridionali intermedi Dialetti campani Beneventano |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | roa (lingue romanze) |
Grammatica
Nel dialetto beneventano, le vocali finali atone dei sostantivi tendono a ridursi, come ad esempio la o che diventa uno scevà. Gli aggettivi e predicati in -ato o -oso tendono generalmente a mutare la desinenza -uto e -uso. La desinenza dell'infinito dei verbi della 1ª coniugazione invece di -are è quasi sempre -ane, come in fravecàne ("lavorare"), stàne ("stare"), parlàne ("parlare"); subiscono troncamento gli infiniti in -ere con -e- tonica della 2ª coniugazione e in -ire della 3ª, come in cadé ("cadere"), vedé ("vedere"), sentì ("sentire"; spesso anche sente, uguale nella forma alla terza persona singolare dell'ind. presente), morì ("morire"); mentre gli infiniti in -ere con -e- atona della 2ª coniugazione perdono l'ultima sillaba: credere, scendere, correre, rompere, dire sono realizzati come crede, scenne (con assimilazione progressiva del secondo elemento del nesso -nd- > -nn-, come nei dialetti meridionali si verifica nel caso di quando > quanno), corre, rompe, dice (evidente la derivazione diretta dalla forma latina dicěre).
Esempi:
- sòrdo invece di "soldo";
- salmento invece di "sarmento";
- surdo invece di "sordo";
- salda invece di "sarda".
Dialetti della provincia di Benevento
La provincia di Benevento è sorta nel 1860 e soltanto una piccola parte di essa (benché densamente popolata) corrispondeva all'ex-dominio pontificio di Benevento, mentre tutti gli altri territori erano stati aggregati da altre province circostanti (soprattutto il Principato Ultra, ma anche la Capitanata, il Molise e la Terra di Lavoro). Ad ogni modo tutti i dialetti parlati in provincia di Benevento rientrano nel grande filone dei dialetti italiani meridionali; essi sono infatti di origine latina poiché le varie tribù sannitiche (Caudini, Irpini, Pentri) che anticamente occupavano il territorio furono completamente romanizzate. A differenza che nelle limitrofe province di Avellino, Campobasso e Foggia non sono presenti minoranze linguistiche legalmente riconosciute.
Bibliografia
- Antonio Iamalio. La Regina del Sannio, descrizione coretnografica e storica della Provincia di Benevento. Napoli, Ardia, 1918.
- Gerhard Rohlfs. Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti. In 3 voll. Torino, Enaudi, 1966-1969.
- Salvatore De Lucia. Benevento nelle tradizioni popolari. Benevento, , 1975.
- Manfredi Del Donno. Dizionario storico etimologico di voci dialettali del Sannio beneventano. Napoli, , 1984.
- Salvatore Nittoli. Vocabolario dei vari dialetti del Sannio, in rapporto con la lingua italiana. Napoli, 1873. Rist. Bologna, 1984.
- Manfredi Del Donno. Il dialetto di Benevento. , , 1991.
- Edgar Radtke. I dialetti in Campania. Roma, Il Calamo, 1997.
- Pietro Maturi. Dialetti e substandardizzazione nel Sannio beneventano. Frankfurt, Lang, 2002.
Voci correlate
wikipedia, wiki, libro, libri, biblioteca, articolo, lettura, download, scarica, gratuito, download gratuito, mp3, video, mp4, 3gp, jpg, jpeg, gif, png, immagine, musica, canzone, film, libro, gioco, giochi, mobile, telefono, Android, iOS, Apple, cellulare, Samsung, iPhone, Xiomi, Xiaomi, Redmi, Honor, Oppo, Nokia, Sonya, MI, PC, Web, computer