Il Monte Vioz (3.645 m s.l.m.; el Vióz in solandro) è una montagna del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali. Si trova lungo la linea di confine tra la Lombardia ed il Trentino-Alto Adige.
Monte Vioz | |
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Il monte visto da sud; in primo piano l'abitato di Peio e il Dente. | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia Trentino-Alto Adige |
Provincia | Sondrio Trento |
Altezza | 3 645 m s.l.m. |
Prominenza | 240 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°24′06″N 10°37′59″E |
Data prima ascensione | 1867 |
Autore/i prima ascensione | Julius Payer, Antonio Chiesa e Johann Pinggera |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Alpi Retiche meridionali |
Sottosezione | Alpi dell'Ortles |
Supergruppo | Gruppo Ortles-Cevedale |
Gruppo | Gruppo del Cevedale |
Sottogruppo | Gruppo Cevedale-San Matteo |
Codice | II/C-28.I-A.2.a |
Descrizione
Il monte dal versante trentino domina la Val di Peio ed il comune omonimo. Poco sotto la vetta si trova il nuovo rifugio "Mantova" al Vioz.
La prima ascensione è del 4 settembre 1867 di Julius Payer con Antonio Chiesa e Johann Pinggera.
La cima è uno dei luoghi più elevati dell'intera catena alpina raggiungibile in assetto escursionistico, senza necessità (nella bella stagione) di attrezzatura particolare.
Ascensioni
La cima del Monte Viòz è accessibile da tutti i lati con lunghe escursioni, solo il versante nord offre qualche modesta difficoltà per la presenza del ghiacciaio.
La via normale è considerata quella dal versante trentino. Priva di difficoltà tecniche degne di nota (eccetto lo sviluppo e l'altitudine) è valutata EE-F. L'ascesa parte dal rifugio Doss dei Cembri (2300 m s.l.m.), raggiungibile con impianti a fune da Peio Fonti, e si sviluppa per 1300 m di dislivello su sentiero roccioso molto ben tracciato.
Sotto la cima è presente però una struttura rocciosa caratteristica detta "Dente del Viòz" su cui è concentrato l'interesse alpinistico:
- Via normale: è la via di Hans Helversen e Antonio Veneri del 1889 e sale per il versante nord-est.
- Via G.A.S.V.: aperta da Silvano Brescianini, Alessandro Perevato e Giampaolo Stella nel 1971 è una difficilissima scalata su roccia ora compattissima e difficile da chiodare, ora friabilissima lungo la parete sud per 300 m di VI e A2 costanti. Il passo chiave è un muro friabile valutato A3 su cui sono stati usati chiodi a pressione.
- Via Biasin: è la seconda via tracciata sul Dente nel 1964 da , Franco Baschera e Graziano Censi, si sviluppa su roccia solida con alte difficoltà nel 100 metri finali ed è saltuariamente ripetuta. 300 m fino al VI.
Galleria d'immagini
- Veduta panoramica dalla Cima Vioz
- Cima del Monte Vioz
- Croce posta sull'anticima
- Anticima
- Rifugio Vioz, poco sotto la vetta
- Rifugio Vioz, sullo sfondo la Val di Peio
- Cima, dal rifugio Vioz
Note
- ^ Giulia Mastrelli Anzilotti, I nomi locali della Val di Peio, Firenze, Olschki, 1987.
Bibliografia
- Monte Vioz, su vienormali.it. URL consultato il 15 giugno 2019.
- Gino Buscaini, Guida dei Monti d'Italia, Ortles-Cevedale: parco nazionale dello Stelvio, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1984.
- Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.
Voci correlate
- Peio
- Rifugio Vioz
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte Vioz
Collegamenti esterni
- Il Monte Vioz su camptocamp.org, su camptocamp.org.
- Scheda su girovagandointrentino.it, su girovagandointrentino.it. URL consultato il 12 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2010).
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