Valérie Pécresse, nata Roux (Neuilly-sur-Seine, 14 luglio 1967), è una politica francese, presidente della regione Île-de-France a seguito delle elezioni del 2015.
Valérie Pécresse | |
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Valérie Pécresse nel 2022 | |
Presidente del Consiglio regionale dell'Île-de-France | |
In carica | |
Inizio mandato | 18 dicembre 2015 |
Predecessore | Jean-Paul Huchon |
Ministro del bilancio, dei conti pubblici e della riforma dello Stato | |
Durata mandato | 29 giugno 2011 – 10 maggio 2012 |
Presidente | Nicolas Sarkozy |
Capo del governo | François Fillon |
Predecessore | François Baroin |
Successore | (Bilancio) Marylise Lebranchu (Riforma dello Stato) |
Portavoce del governo | |
Durata mandato | 29 giugno 2011 – 10 maggio 2012 |
Presidente | Nicolas Sarkozy |
Capo del governo | François Fillon |
Predecessore | François Baroin |
Successore | Najat Vallaud-Belkacem |
Ministro dell'istruzione superiore e della ricerca | |
Durata mandato | 18 maggio 2007 – 29 giugno 2011 |
Presidente | Nicolas Sarkozy |
Capo del governo | François Fillon |
Predecessore | |
Successore | Laurent Wauquiez |
Consigliere regionale dell'Île-de-France | |
In carica | |
Inizio mandato | 29 marzo 2004 |
Circoscrizione | Yvelines |
Sito istituzionale | |
Deputata francese | |
Durata mandato | 19 luglio 2002 – 19 luglio 2007 |
Durata mandato | 20 giugno 2012 – 20 gennaio 2016 |
Legislatura | XII, XIII, XIV (Quinta Repubblica) |
Gruppo parlamentare | UMP |
Circoscrizione | 2ª degli Yvelines |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | (dal 2019) LR (2015-2019, dal 2021) In precedenza: RPR (2002) UMP (2002-2015) |
Università |
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Professione | Funzionario |
Biografia
È la figlia di Dominique Roux, accademico ed ex presidente di Bolloré Telecom, e Catherine Bertagna. Suo nonno materno, Louis Bertagna, psichiatra, cattolico e combattente della resistenza, ospitò il giornale Témoignage chrétien, pubblicato clandestinamente durante l'occupazione, e in seguito si occupò dell'anoressia di Laurence, figlia di Jacques Chirac.
Studiò alla scuola privata Sainte-Marie de Neuilly. All'età di 15 anni imparò il russo a Jalta, in un campo estivo della Gioventù Comunista. Ha conseguito la maturità all'età di 16 anni. Dopo le lezioni preparatorie economiche e commerciali presso il liceo privato Sainte-Geneviève di Versailles, fu ammessa alla prestigiosa università di economia HEC Paris, dove si è laureata nel 1988.
Dopo aver preparato il concorso presso l'Università di Parigi-Dauphine, entrò all'École nationale d'administration (ENA); si classificò al 2º posto come voti nella promozione Condorcet (1990-1992). Nel 1991, in seguito alla decisione di spostare la scuola a Strasburgo, fu una degli studenti che occuparono un anfiteatro della scuola a Parigi per protestare contro questa iniziativa.
Carriera politica
Uditrice al Consiglio di Stato dal 1992, fu consigliere di Jacques Chirac e insegnò a Sciences Po per sei anni. Alle elezioni legislative in Francia del 2002 fu eletta deputata delle Yvelines e fu in seguito rieletta nel 2007 e nel 2012.
Fu ministro dell'Insegnamento superiore e della Ricerca dal 2007 al 2011 nel primo e nel secondo governo Fillon, e fu promotrice della riforma dell'autonomia delle università. Fu capolista e candidata alla presidenza per l'UMP alle elezioni regionali del 2010 nell'Île-de-France, arrivando in testa al primo turno con il 27,7% ma venendo battuta al secondo turno dal socialista Jean-Paul Huchon.
Dal 2011 al 2012 fu ministro del Budget, dei Conti pubblici e della Riforma dello Stato e portavoce del terzo governo Fillon. Fu nuovamente capolista della destra alle elezioni regionali del 2015 in Île-de-France. Arrivò ancora in testa al primo turno, con il 30,5% e al secondo turno superò di poco il candidato socialista Claude Bartolone, 43,8% contro 42,2%.
Lancio di Soyons Libres!
Sostiene Alain Juppé nelle primarie presidenziali repubblicane del 2016.
Nel luglio 2017, ha creato un movimento all'interno dei repubblicani, ,, e si pone come avversaria del presidente del partito, Laurent Wauquiez.. Mantenendo una linea più centrista, denuncia il restringimento della base elettorale di LR. Nel 2018, ha sostenuto il secondo governo Philippe sulla legge sull'orientamento degli studenti e la riforma della SNCF.
Ha lasciato Les Républicains il 5 giugno 2019, in seguito allo scarso punteggio ottenuto dalla lista LR-LesCentristes alle elezioni europee e prima dello svolgimento di un'elezione per la presidenza del partito per la quale è considerata una possibile candidata. Per giustificare questa decisione, invoca l'impossibilità di formare un'organizzazione politica allargata, affermando che "il partito è bloccato dall'interno, nella sua organizzazione e nelle sue idee". Sulla sua scia, molti lasciarono il partito, tra cui Robin Reda e Florence Portelli, per unirsi a Soyons Libres!.
Nel 2021 è stata rieletta a capo della regione dell'Île-de-France.
Presidenziali del 2022
A metà ottobre 2021 ha ripreso la tessera del partito Les Républicains e il 4 dicembre 2021 è stata eletta dal Congresso repubblicano come candidata del partito alla presidenza nelle elezioni presidenziali dell'aprile 2022 dopo aver vinto al secondo turno contro Eric Ciotti con quasi il 61% dei voti beneficiando del sostegno di tutti gli altri candidati (Xavier Bertrand, Michel Barnier e ). Ha dichiarato di voler "ripristinare l'orgoglio francese" e "rimettere la Francia in ordine". Al primo turno del 10 aprile, ottiene solo il 4,79% con 1.679.470 di voti, il peggior risultato di sempre per i gollisti, e non raggiunge il ballottaggio. Successivamente ha dichiarato la sua intenzione di votare per Macron al secondo turno.
Vita privata
Si è sposata il 6 agosto 1994 con Jérôme Pécresse (ex Vice Ceo di , poi Vicepresidente Esecutivo di Alstom e Presidente di ). Da questa unione sono nati tre bambini. È cattolica.
Pubblicazioni
- (FR) Valérie Pécresse, Etre une femme politique… c’est pas si facile !, Parigi, l'Archipel, 2006, ISBN 978-2-84187-913-7.
- (FR) Valérie Pécresse, Et si on parlait de vous ?, Parigi, l'Archipel, 2009, ISBN 978-2-8098-0233-7.
- (FR) Axel Kahn e Valérie Pécresse, Controverses , Université, science et progrès, Parigi, Nil, 2011, ISBN 978-2-84111-547-1.
- (FR) Valérie Pécresse e Jean-Paul Brighelli, Après le Bac, mode d’emploi, Parigi, Plon, 2012, ISBN 978-2-259-21493-3.
- (FR) Valérie Pécresse, Voulez-vous vraiment sortir de la crise ?, Parigi, A. Michel, 2013, ISBN 978-2-226-24856-5.
Note
- ^ (FR) Sophie Huet, Valérie Pécresse: “Alain Juppé sera un président fort”, in Le Figaro, 1º novembre 2016. URL consultato il 24 dicembre 2020..
- ^ (FR) Valérie Pécresse lance "Libres!", son mouvement au sein des Républicains, su francetvinfo.fr, 9 luglio 2017.
- ^ (FR) Réinventer la politique depuis le terrain - Les Echos, su lesechos.fr. URL consultato il 22 febbraio 2018.
- ^ (FR) LR: Valérie Pécresse s'oppose déjà à Laurent Wauquiez, su lepoint.fr, 15 dicembre 2017.
- ^ (FR) Marion Mourgue, Valérie Pécresse annonce sa démission des Républicains, in Le Figaro, 5 giugno 2019. URL consultato il 4 luglio 2020..
- ^ (FR) Universités: Pécresse soutient la réforme et la « fermeté » du gouvernement, su BFMTV. URL consultato il 27 maggio 2018.
- ^ (FR) Valérie Pécresse: «Je soutiens la réforme de la SNCF», su lemonde.fr. URL consultato il 27 maggio 2018.
- ^ (FR) Valérie Pécresse annonce sa démission des Républicains, su lefigaro.fr, 5 giugno 2019. URL consultato il 5 giugno 2019.
- ^ (FR) Démission de Laurent Wauquiez: et maintenant, qui pour diriger les Républicains?, su lci.fr, 3 giugno 2019. URL consultato il 5 giugno 2019.
- ^ (FR) Valerie Pécresse annonce son depart des republicains, su bfmtv.com. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2019).
- ^ (FR) Départs en série chez LR après la démission de Valérie Pécresse, su BFMTV. URL consultato il 4 luglio 2020.
- ^ (FR) Nathalie Schuck, Présidentielle: Valérie Pécresse va reprendre sa carte à LR, su lepoint.fr, 14 ottobre 2021. URL consultato il 14 ottobre 2021..
- ^ (FR) Présidentielle: Valérie Pécresse investie candidate Les Républicains après sa victoire au congrès, su BFMTV. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ Valerie Pécresse la candidata dei Republicans all'Eliseo, su ansa.it, 4 dicembre 2021. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ (FR) Valérie Pécresse: «Je suis candidate à la présidence de la République pour restaurer la fierté française», su lefigaro.fr. URL consultato il 22 luglio 2021.
- ^ (FR) Clément Parrot, Présidentielle: de l'envol lors de la primaire LR au crash du premier tour, la campagne catastrophe de Valérie Pécresse, su francetvinfo.fr, 10 aprile 2022. URL consultato l'11 aprile 2022.
- ^ (FR) Résultats présidentielle 2022: « C’est la catastrophe… » Le choc chez LR après la déroute de Valérie Pécresse, su 20minutes.fr, 10 aprile 2022.
- ^ (FR) Jérôme Pécresse, su alstom.com.
- ^ (FR) Jérôme Pécresse, le mari de Valérie, in Paris Match, 24 agosto 2010.
- ^ (FR) Valérie Pécresse passe sur le canapé rouge de L’Expansion, su ekonomico.fr, 17 dicembre 2010. URL consultato il 22 dicembre 2020.
Bibliografia
- "Miss Oradour", in Hallier en roue libre, Jean-Pierre Thiollet, Neva Editions, 2022, p.72. ISBN 978-2-35055-305-4
Voci correlate
- Legge Pécresse
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Valérie Pécresse
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su valeriepecresse.fr.
- Valérie Pécresse (canale), su YouTube.
- (FR) Valérie Pécresse, su Sycomore, Assemblea nazionale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51978507 · ISNI (EN) 0000 0000 7731 9774 · LCCN (EN) n2007030861 · GND (DE) 140784942 · BNF (FR) cb15066842p (data) |
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