Salona (in croato Solin) è una città della regione spalatino-dalmata, in Croazia.
Salona città | |
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(HR) Solin | |
Vista di Spalato, con Salona in primo piano | |
Localizzazione | |
Stato | Croazia |
Regione | Spalatino-dalmata |
Amministrazione | |
Sindaco | Blaženko Boban |
Territorio | |
Coordinate | 43°32′06″N 16°29′06″E |
Altitudine | 0 m s.l.m. |
Superficie | 34,2 km² |
Abitanti | 24 282 (2011) |
Densità | 710 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21210 |
Prefisso | +385(0)21 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | ST |
Nome abitanti | salonitani |
Patrono | san Venanzio e san Asterio |
Giorno festivo | 1º aprile |
Cartografia | |
Localizzazione della città di Salona nella regione spalatino-dalmata | |
Sito istituzionale | |
Storia
Origine
La prima menzione del nome di Salona è del VII secolo a.C., come un insediamento illirico vicino alle sorgenti del fiume Jadro. Nel primo millennio i greci istituirono un emporio greco, potenziato dalla colonia di Tragyrion (attuale Traù). Sembra però che il primo insediamento sia dei Traci Manii, in seguito conquistato dai illiri dei Delmatae (IV secolo a.C.).
Conquista e dominio romano
Nel 118 a.C. il proconsole dell'Illirico, Lucio Cecilio Metello, condusse una campagna militare vittoriosa contro i Delmatae, tanto da meritarsi il trionfo ed il Cognomina ex virtute di Dalmaticus. Appiano aggiunge che:
«Sebbene [i Dalmati] fossero stati colpevoli di alcuni reati, poiché [Metello] desiderava un trionfo, fu ricevuto come un amico e svernò fra loro presso la città di Salona. Quando in seguito fece ritorno a Roma, ottenne il trionfo»
Il proconsole dell'illirico, un certo , combatté i Delmatae per almeno un paio d'anni (78-76 a.C.). La guerra terminò con la presa di Salona, che divenne una base permanente in mano ai Romani, tanto che dopo venticinque anni qui vi venne inviata una colonia romana. Vent'anni più tardi venivano inviati cittadini romani in questa stessa città. Narona era invece utilizzata come base militari per le spedizioni verso l'entroterra dalmata.
Gaio Giulio Cesare avrebbe voluto intraprendere una campagna contro le popolazioni illiriche a sud del "quartier generale" di Aquileia, ma nuove sollevazioni in Gallia lo costrinsero a tornare nel paese dei Celti. Sappiamo, infatti, di un suo soggiorno e di operazioni militari/diplomatiche condotte nei pressi di Salona attorno al 3 marzo del 56 a.C.
Nel 49 a.C., allo scoppio della guerra civile, il pompeiano Marco Ottavio, dopo aver ottenuto un successo contro i cesariani Gaio Antonio, fratello di Marco Antonio e Publio Cornelio Dolabella nel golfo del Quarnaro, iniziò ad attaccare i porti delle città rimase fedeli a Cesare. Mosse quindi contro la città di Salona, che resistette validamente, anche grazie al supporto degli schiavi, che furono liberati, e delle donne, che combatterono al pari degli uomini. Questo insuccesso costrinse però Ottavio a ripiegare con la flotta su Dyrrachium, peraltro dopo aver fallito di impossessarsi di altri insediamenti lungo la costa. Sappiamo da Cesare che Salona fu eletta conventus iuridicus almeno da questo periodo.
Nel 48-47 a.C., dopo la vittoria di Cesare su Pompeo a Farsalo (9 agosto del 48 a.C.), i Pompeiani, guidati da Marco Ottavio, utilizzarono l'Illirico per riprendere a compiere nuove azioni militari contro i Cesariani. Fu così che, per contrastare l'avanzata dei Pompeiani e contemporaneamente quella dei Delmatae, Cesare inviò contro di loro, un ex-partigiano di Pompeo, Aulo Gabinio, a capo di quindici coorti e tremila cavalieri, il quale si incamminò via terra girando intorno all'Adriatico, cosa mai accaduta prima d'allora. Gabinio, dopo essere penetrato nel territorio dei Delmatae, lungo il fiume Cigola (Čikola) nei pressi di , subiva una dura sconfitta, perdendo cinque delle sue coorti e i rispettivi vexilla. Non demordeva però continuando la sua avanzata fino a raggiungere Salona nell'inverno del 48-47 a.C.. La campagna militare continuò all'inizio dell'anno successivo (47 a.C.), soffrendo di numerose altre perdite da parte romana, tra cui 4 tribuni, 38 centurioni e 2.000 legionari.
Sotto l'Impero romano, fu la capitale della regione della Dalmazia: qui nacque l'imperatore romano Diocleziano (regno 284-305) che, nel 305, quando si ritirò a vita privata, si trasferì in un palazzo a pochi chilometri a sud di Salona, ad Aspalathos (Spalato).
Salona fu poi la sede dei magistri militum per l'Illyricum, Marcellino e Giulio Nepote; quest'ultimo vi ritornò dopo essere stato deposto dal soglio imperiale romano nel 476 e qui morì nel 480, forse per opera del vescovo di Salona, quel Glicerio, che era stato imperatore prima di Nepote ed era stato obbligato a prendere i voti.
Slavi e Avari
Nel 600 gli Slavi vi giunsero senza entrarvi. Intorno al 614 Salona fu distrutta da un attacco degli Avari: i superstiti si trasferirono a Spalatum, il villaggio fortificato che era sorto attorno al palazzo di Diocleziano e che divenne poi la città di Spalato.
Località
La città di Salona, oggi Solin, è suddivisa nelle otto frazioni (naselja) elencate di seguito. Tra parentesi il nome in lingua italiana, generalmente desueto.
- Blaca (Blazza)
- Kučine (Cùccine)
- Mravince (Maravinze)
- Ninčevići (Nonese)
- Rupotina (Rupettina)
- Solin (Salona), sede comunale
- Sveti Kajo (San Caio)
- Vranjic (Vragnizza)
Galleria d'immagini
- Acquedotto di Salona
- Anfiteatro di Salona
- Chiesa paleocristiana di Salona
- Colonne nella città di Salona
Note
- ^ Cfr. "Salóna" nell'enciclopedia Sapere.
- ^ Touring Club Italiano, Croazia. Zagabria e le città d'arte. Istria, Dalmazia e le isole. I grandi parchi nazionali, Touring Editore, Borgaro Torinese (TO) 2004, p. 115.
- ^ Touring Club Italiano, Istria, Quarnaro, Dalmazia. Escursioni, sport, divertimenti, enogastronomia, arte e cultura, Touring Editore, Milano 2004, p. 154 e segg., ISBN 9788836530441.
- ^ Ufficio turistico di Dernis Archiviato il 28 gennaio 2012 in Internet Archive.
- ^ Christoph W. Clairmont, Excavations at Salona, Yugoslavia (1969-1972), Department of Classics, Douglass College, 1975, p. 4, ISBN 0-8155-5040-5.: «se siamo corretti nella nostra interpretazione dei primi ritrovamenti da Salona come emporion, anche se molto piccolo, si tratta di un insediamento in posizione strategica».
- ^ Strabone, VII, 5.5.
- ^ Fasti triumphales, 624 anni ab Urbe condita: AE 1930, 60; Livio, Periochae, 62.3; Eutropio, IV, 23.2; Wilkes 1969, pp. 33-34.
- ^ Eutropio, VI, 4; Orosio, V, 23, 23.
- ^ Wilkes 1969, p. 35.
- ^ Cicerone, In Vatinium testem, 38; Cesare, De bello gallico, II, 35 e III, 7; CIL III, 3078.
- ^ Appiano, Guerra civile, II, 41; Cassio Dione, XLI, 40 e XLII, 11.2; Floro, II, 30-33; Orosio, VI, 15.8-9; Livio, Periochae, 110; Lucano, IV, 402-581; Cesare, De bello civili, III, 4.2 e 10.5.
- ^ Cassio Dione, XLII, 11; Orosio, VI, 15.8-9.
- ^ Cesare, De bello civili, III, 9.
- ^ Bellum Alexandrinum, 42-47.
- ^ Bellum Alexandrinum, 43; Appiano, Guerra illirica, 12, 25 e 27; Cesare, De bello civili, II, 58-59; Cassio Dione, XLII, 11; Plutarco, Antonio, 7; Cicerone, Epistulae ad Atticum, XI, 16.1 (data l'azione al 2 giugno del 47)).
- ^ La città di fu presa da Ottaviano nel corso della campagna militare del 34 a.C.. Cfr. Wilkes 1969, p. 54.
- ^ Wilkes 1969, p. 41.
- ^ Bellum Alexandrinum, 43.
- ^ Frazioni della Regione spalatino-dalmata
Bibliografia
- Fonti antiche
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana (Ῥωμαϊκά), vol. X, Le guerre illiriche. (traduzione inglese Archiviato il 20 novembre 2015 in Internet Archive.).
- (LA) Cesare, Commentarii de bello Gallico. (testo latino e versione italiana del Progetto Ovidio oppure qui).
- (LA) Cesare, Commentarii de bello civili. (testo latino e versione italiana del Progetto Ovidio).
- (LA) Pseudo-Cesare, Bellum Alexandrinum. (testo latino e traduzione inglese ).
- (LA) Cicerone, In Vatinium testem. (testo latino e Vatinio&libro=Libro I traduzione italiana).
- (LA) Cicerone, Epistulae ad Atticum. (testo latino e traduzione inglese ).
- (GRC) Dione Cassio, Storia romana. (testo greco e traduzione inglese).
- (LA) Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, vol.. (testo latino e traduzione inglese ).
- (LA) Fasti triumphales. (Iscrizione latina AE 1930, 60 e traduzione inglese).
- (LA) Livio, Ab Urbe condita libri, vol.. (testo latino e versione inglese ).
- (LA) Livio, Periochae ab Urbe condita. (testo latino ).
- (LA) Lucano, Pharsalia. (testo latino).
- (LA) Orosio, Historiarum adversus paganos libri septem. (testo latino).
- (LA) Plinio il Giovane, Epistulae. (testo latino e traduzione italiana).
- (GRC) Strabone, Geografia, vol. VII. (traduzione inglese).
- Fonti storiografiche moderne
- (EN) J.J. Wilkes, Dalmatia, in History of the provinces of the Roman Empire, Londra, Routledge & K. Paul, 1969, ISBN 978-0-7100-6285-7.
Voci correlate
- Anfiteatro romano di Salona
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salona
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su solin.hr.
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