Eduardo Vicente Bianco, conosciuto semplicemente come Eduardo Bianco o talvolta come Manuel Blanco (Rosario, 28 giugno 1892 – Buenos Aires, 26 ottobre 1959) è stato un compositore, violinista e direttore d'orchestra argentino, autore di celebri pezzi di tango.
Biografia
Da bambino ha studiato il violino nella sua città natale e già nella sua giovinezza si trasferì a Buenos Aires cercando di entrare in un'orchestra. Non riuscendo a trovare una posizione libera in questa città, decise di trasferirsi a Parigi.
Francia
Il tango venne introdotto e diffuso in Francia dal duo , dal paroliere e ballerino e dal pianista e compositore . Dopo di questi, tra gli altri, divennero popolari altri musicisti argentini, come . Alcuni di loro abbandonarono il paese agli inizi della Prima guerra mondiale nel 1914. Bianco cominciò a suonare nella capitale francese in un trio con il bandoneonista José Schumacher e il pianista Luis Cosenza nel ristorante Capitol, incontrando qui e, infine, entrando nell'orchestra di . Lasciò quest'ultima per unirsi a , detto "Bachicha" con cui inaugurò il locale di cabaret Palermo. Uno dei musicisti che si unì alla nuova orchestra del duo Bianco-Bachicha fu il chitarrista , che insieme ad altri aveva partecipato al gruppo Los de la Raza, che debuttò nel 1925 e girò l'Europa esportando il tango. Tra le voci che fecero parte di questa banda figurarono anche , e lo stesso Bianco, sia da solista che in duetto con Pettorossi, con Raggi o Bachicha.
Fama internazionale
Bianco seppe interpretare il gusto del pubblico e adottare per i suoi tango le musicalità europee, guadagnandosi una certa popolarità. Con la sua orchestra si esibì in teatri importanti come il Teatro dell'Opera di Parigi, il Teatro Capitol di Marsiglia, il Real Cinema di Biarritz, il Metropolitan Opera House di New York, venendo personalmente invitato a tenere concerti da importanti figure dell'epoca, come il Re di Spagna Alfonso XIII e Stalin. Tenne varie tournèe in diversi posti nel mondo, come Unione Sovietica (dove si esibì per ben 17 mesi consecutivi), Svizzera, Turchia, Grecia, Polonia, Austria e Bulgaria. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale stava eseguendo repliche di un suo concerto al Deutsches Theater di Berlino. Nel 1943 Bianco tornò in Argentina, dove assunse la direzione artistica del assunta partorisca agire nel .
Morì a Buenos Aires il 26 ottobre 1959 e Francisco Canaro si batté affinché che i suoi resti fossero conservati nel pantheon della del Cimitero della Chacarita.
Relazioni con nazismo e fascismo
Riferendosi alla sua fuga dal continente europeo dopo lo scoppio del conflitto mondiale, Bianco dichiarò in un'intervista:
«…intentando pasar la frontera, fui arrestado en Innsbruck. Nos liberaron gracias a la intervención de un militar que gustaba del tango. Para mí y mis acompañantes no podían existir ideologías políticas. Yo era un director de orquesta conocido y compositor de tangos. No obstante sentí miedo de los que nos seguían a sol y a sombra, esto me produjo problemas cardíacos y estuve internado en un sanatorio de Magdeburgo.»
«…cercando di passare la frontiera, fui arrestato ad Innsbruck. Ci liberarono grazie all'intervento di un militare a cui piaceva il tango. Per me e i miei accompagnatori non potevano esistere ideologie politiche: io ero un direttore d'orchestra famoso e un compositore di tango. Avevo paura di chi ci seguiva con il sole e con il buio, causandomi problemi cardiaci tali che venni ricoverato in un ospedale di Magdeburgo.»
Affermava Enrique Cadícamo che Bianco era un agente segreto per il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, e che per tal motivo venne arrestato in Francia dalla polizia nel 1937. Nonostante ciò, Cadícamo affermò sempre di non aver prove certe, ma di parlare per sentito dire.
Secondo Adet, Bianco conosceva personalmente alcuni gerarchi nazisti, collaborando con loro per la diffusione del tango; aggiunge che alcuni comandanti a capo dei campi di concentramento facessero eseguire ad un'orchestra di musicisti ebrei detenuti il tango Plegaria, mentre altri ebrei marciavano verso le camere a gas, in una sorta di cerimonia macabra, accompagnata da quello che alcuni denominarono come Tango della morte. Delle tre versioni si questa composizione riconosciute da alcuni sopravvissuti, una di queste è risultata essere proprio Plegaria.
Opere
Vi sono circa cinquanta tango di cui Bianco è riconosciuto come l'autore, il primo dei quali è Razón quinta, composto nel 1922 a Buenos Aires. In Europa, si ricordano soprattutto: Ausencia, Adoración, Congojas, Con las alas rotas, Corazón triste, Crepúsculo, Desilusión, Destino, Evocación, Incertidumbre, Invierno, Nocturno, Pasaron los días, Pasionaria, Perjura, Plegaria, Poema, Primavera, Canción de peregrino, Piedad y Sueña corazón. Su un testo di Lito Bayardo compose Tango romanza y Gringa gaucha.
Bianco dedicò nel 1931 (lo stesso anno in cui abdicò) al re di Spagna Alfonso XIII il tango Plegaria, mentre a Benito Mussolini dedicò i suoi Evocación e Destino.
Secondo Manuel Adet, il testo del tango Plegaria è scadente, banale e antiquato, mentre la musica ha un'andatura lugubre e solenne.
Note
- (ES) Manuel Adet, Eduardo Bianco y “El tango de la muerte”, in El Litoral, 29 giugno 2013. URL consultato il 12 marzo 2025 (archiviato il 7 novembre 2024).
- (ES) Eduardo Bianco, su todotango.com. URL consultato il 12 marzo 2025 (archiviato il 5 agosto 2024).
- (ES) Rubén Pesce, Horacio Pettorossi, in La Historia del Tango, IX, 1999, p. 1535, ISBN 978-950-05-1207-7. URL consultato il 12 marzo 2025.
- (ES) Isidoro Gilbert, El tango de la muerte, su clarin.com, 17 novembre 2010. URL consultato il 12 marzo 2025 (archiviato il 28 maggio 2024).
- ^ Dietz, pp. 186-188.
- ^ (EN) Willem de Haan, Tango of Death: The Creation of a Holocaust Legend, Leida-Boston, Brill, 2023, p. 42, ISBN 978-90-04-52507-8. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ Dietz, p. 168.
- ^ (ES) Orlando del Greco, Eduardo Bianco, su todotango.com. URL consultato il 12 marzo 2025 (archiviato il 13 dicembre 2024).
Bibliografia
- (DE) Dirk E. Dietz, »Der Todestango«. Ursprung und Entstehung einer Legende, Bielefeld, Transcript, 2022. URL consultato il 23 agosto 2024.
Collegamenti esterni
- Plegaria, tango eseguito dall'Orchestra Eduardo Bianco, registrato nel 1939 in Germania
- Poema, tango eseguito dall'Orchestra Eduardo Bianco, registrato nel 1939
- Brindisi di Pax, tango eseguito dall'Orchestra Eduardo Bianco, registrato il 15 marzo 1939 in Germania
- No te quiero más, tango eseguito dall'Orchestra Eduardo Bianco, registrato nel 1927 con voce di Eduardo Bianco, Juan Bautista Deambroggio e César Alberú
- Congojas, tango eseguito dall'orchestra Bianco-Bachicha con voce di Juan Raggi
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