La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è la parrocchiale di Orzivecchi, in provincia e diocesi di Brescia; fa parte della (zona pastorale della Bassa Occidentale).
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo | |
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Stato | ![]() |
Regione | Lombardia |
Località | Orzivecchi |
Coordinate | 45°25′12.6″N 9°57′43.14″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santi Pietro e Paolo |
Diocesi | Brescia |
Architetto | Antonio Corbellini |
Inizio costruzione | 1740 |
Storia
La prima citazione di una chiesa dedicata a san Pietro a Orzivecchi risale al 1410 ed è contenuta nel Catalogo capitolare; il 25 maggio 1503 papa Giulio II concesse il giuspatronato della parrocchia alla famiglia (Martinengo Cesaresco).
L'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica del 1580, trovò che i fedeli erano circa 1300 alla vicaria di Orzinuovi, il reddito annuo del beneficio parrocchiale assommava a circa 550 lire, che a servizio della cura d'anime vi erano parroco e altri quattro sacerdoti e che la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, dotata di sette altari e sede delle scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario, aveva come filiali gli oratori di San Pietro Martire, di Santa Giulia, di Sant'Andrea, di San Marco, di San Lorenzo a Bigolio e di San Bernardo nella frazione di Cesarina.
Nella relazione della visita pastorale del vescovo di Brescia Marco Dolfin del 1703 si legge che nella parrocchiale avevano sede le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, del Santissimo Nome di Gesù e di Santa Maria del Suffragio, che il numero dei fedeli era pari a 891 e che erano preposti alla cura delle anime il parroco e sei ulteriori sacerdoti.
Nella prima metà del XVIII secolo l'antica chiesa tardo medievale, oltre a versare in pessime condizioni, si rivelò insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli e, così, il 26 dicembre 1738 si deliberò di costruirne una nuova. Il progetto venne affidato all'architetto e il 21 agosto 1740 si tenne la cerimonia di posa della prima pietra; sebbene le strutture murarie fossero già state ultimate nel 1752, la parrocchiale fu aperta al culto nel 1756, dopo l'ultimazione dei lavori di decorazione.
Negli anni successivi si procedette all'esecuzione di ulteriori interventi di abbellimento e di completamento, che si conclusero nel 1771.
Il 24 luglio 1843 presero avvio gli scavi per l'erezione del campanile, disegnato da Pietro Della Torre; la prima pietra venne posta nel 1844 e nel 1847 la torre fu terminata.
Durante gli anni settanta si procedette all'esecuzione dell'adeguamento liturgico secondo le usanze postconciliari mediante l'aggiunta dell'altare rivolto verso l'assemblea.
Nel 1989 la parrocchia entrò a far parte della neo-costituita zona pastorale della Bassa Occidentale, come stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali, emanato il 14 aprile di quell'anno con decreto del vescovo Bruno Foresti.
Descrizione
Esterno
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La facciata a capanna della chiesa, rivolta a meridione, è suddivisa da una cornice marcapiano modanata in due registri, entrambi scanditi da lesene: quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso, con coronamento mistilineo, e due nicchie, mentre quello superiore, concluso dal timpano triangolare, è caratterizzato da una finestra e da due ulteriori nicchie.
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora, affiancata da due semicolonne sorreggenti un frontoncino, è coperta dalla cupola poggiante sul tamburo.
Interno
L'interno dell'edificio si compone di un'unica ampia navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene composite sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante su cui s'impostano le volte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, delimitato da balaustre e chiuso dall'abside.
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali il dipinto ritraente l'Ultima cena, eseguito da Francesco Paglia, la pala con soggetto l'Assunta, attribuita a Giovan Battista Moroni, le due statue raffiguranti San Pietro Apostolo e la Madonna del Rosario, realizzate da Angelo Righetti nel 1925, e le due tele che rappresentano i Santi Pietro e Paolo e un parroco donatore e la Madonna in gloria con la Santissima Trinità e i Santi Pietro Martire e Caterina da Siena, firmate da Grazio Cossali.
Note
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Orzivecchi>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 14 febbraio 2025.
- ^ BeWeB.
- ^ ORZIVECCHI PARROCCHIA DEI SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI, su diocesi.brescia.it. URL consultato il 14 febbraio 2025.
- Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 febbraio 2025.
- ORZIVECCHI, su enciclopediabresciana.it. URL consultato il 14 febbraio 2025.
Voci correlate
- Parrocchie della diocesi di Brescia
- Orzivecchi
- Diocesi di Brescia
- Regione ecclesiastica Lombardia
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli (Orzivecchi), su orarimesse.it. URL consultato il 14 febbraio 2025.
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